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QUESTIONE RIFIUTI: LE PROPOSTE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA

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In occasione del convegno sul tema ''Rifiuti: superare l'emergenza, sostenere le buone pratiche'', organizzato a Vasto da Rifondazione Comunista nel pomeriggio di ieri presso l'auditorium dell'Agenzia per la Promozione Culturale di via Michetti, da Marco Gelmini, segretario regionale, e Marco Marra, segretario del circolo Prc di Vasto e capogruppo in Consiglio comunale, riceviamo e pubblichiamo: ''L´allarmante situazione della gestione dei rifiuti in Abruzzo non si risolve solo con un buon Piano regionale, ma con indirizzi inequivocabili nella direzione della sostenibilità (azioni concrete per la riduzione dei rifiuti e impegno reale nella raccolta differenziata) e con la sottrazione degli enti gestionali alla logica della spartizione politica. In merito al Piano regionale sui rifiuti, di prossima discussione in Consiglio regionale, Rifondazione Comunista interverrà nel merito, oltre che su elementi di dettaglio, su cinque indirizzi strategici sui quali giudicherà l´efficacia o meno dello strumento di piano: contenimento della produzione dei rifiuti: 5 per cento come obiettivo di riduzione da oggi al 2011. Servono politiche concrete sulla commercializzazione di prodotti ecologici, sugli acquisti verdi e gli appalti verdi, nonché indirizzi sulla localizzazione dei centri commerciali che, disseminati ormai sul territorio regionale, producono effetti di sprawl anche in termini di produzione dei rifiuti; decentramento dell´impiantistica per il recupero (riciclaggio): favorire, attraverso gli indirizzi di Piano e le azioni di programmazione (finanziamenti), la dislocazione di impianti più vicini ai luoghi di produzione dei rifiuti. Una situazione speculare rispetto a quelle pregressa e odierna, dove a fronte di una scarsità di impianti per il recupero vi è la disseminazione delle discariche; coinvolgere l´agricoltura nella gestione degli impianti di compostaggio: è un elemento di qualità, dal momento che l´agricoltura necessita di concimi naturali (la maggior parte dei suoli agricoli abruzzesi è sottodotata di sostanza organica naturale, dunque in uno stato di predesertificazione), che richiama alle più interessanti esperienze europee; prevedere la possibilità tecnica dell´incenerimento solo al raggiungimento del 40 per cento di raccolta differenziata su base regionale e solo con l´approvazione di un Piano stralcio che verifichi la disponibilità delle più moderne e sicure tecnologie; sostituire agli attuali 14 Consorzi i nuovi 4 Ambiti territoriali ottimali sottrendone la costituzione alle logiche di pura spartizione politica che hanno caratterizzato e a tutt´oggi caratterizzano i Consorzi e prevedere per i nuovi ATO, oltre che organigrammi basati su chiare competenze, precisi obiettivi di performance. In merito a quest´ultimo argomento ed in particolare alla situazione del Consorzio Civeta di Cupello, Rifondazione Comunista respinge i toni di una discussione che sembra essere centrata su argomenti vetusti quali la composizione del consiglio di amministrazione o la trasformazione in società per azioni. L´ambito del Consorzio Civeta, nonostante il suo impianto sia tecnologicamente quello più coerente con gli obiettivi di massimizzazione della raccolta differenziata, è, in provincia di Chieti, quello dove si fa meno raccolta differenziata. Il consiglio di amministrazione del Consorzio è gravato dalle peggiori logiche di spartizione politica e il tentativo portato avanti da Rifondazione Comunista di sostenere la presenza di persone esperte è stato inibito fino al punto di sostituirle, per motivi di puro controllo politico, peraltro con persona oggi oggetto di indagine da parte della magistratura. Rifondazione Comunista, considerando che la gestione dei rifiuti è parte sempre più importante del governo del territorio, ritiene qualificante, nel rapporto con i partner di governo, l´attenzione verso la buona gestione dei rifiuti. Proprio per queste ragioni Rifondazione sta attivando un confronto con i cittadini e le associazioni del territorio''.
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