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Non era un 'furbetto' della pensione, anziano assolto in Tribunale a Vasto

Viveva stabilmente in Italia e non come ipotizzato all'estero l'80enne protagonista della vicenda giudiziaria

redazione
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Viveva in Italia e non stabilmente all’estero, come ipotizzato nelle indagini della magistratura che lo aveva rinviato a giudizio, dopo avergli fatto in via preventiva sequestrare denaro dal conto corrente e un’autorimessa.

E' quanto ha riconosciuto il Tribunale di Vasto a riguardo della vicenda giudiziaria che ha interessato un pensionato 80enne del Vastese.

"Il mio assistito – dice l’avvocato Walter Pracilio – è stato assolto in Tribunale a Vasto dal giudice Italo Radoccia".

La vicenda risale al 2014, quando scattò un’inchiesta della Guardia di Finanza, tesa ad accertare chi, vivendo stabilmente all’estero, al raggiungimento dei 65 anni rientrava in Italia per incassare la pensione sociale e poi ripartire.

Si tratta di un’inchiesta attraverso la quale è stato possibile recuperare diverse centinaia di migliaia di euro per casi effettivamente 'truffaldini', ma che non era tale per l'anziano in questione. L'uomo, infatti, coniugato con una straniera, viveva stabilmente in Italia e non all’estero. L’anziano, peraltro, è stato l’unico tra gli indagati di allora - evidenzia l'avvocato Pracilio - a essere rintracciato in patria e a presentarsi di persona dalle Fiamme Gialle.

"Non aveva nessun motivo di frodare l’Inps – conclude il legale â€“ perché gode di una pensione di anzianità e l’assegno sociale era solo una piccola integrazione di cui non aveva bisogno. Oltre ad averlo assolto, il giudice ha disposto la restituzione dei beni sequestrati".

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