Perquisizione con 'sorpresa' al domicilio di un 31enne di nazionalità tunisina a Vasto: la mansarda dell'abitazione era stata trasformata in un vero e proprio “orto botanico”, con un gazebo di circa mt. 2X2 con al centro una lampada alogena composta da 324 Led che illuminava una pedana con impianto di ventilazione ed irrigazione, con all'interno più di 20 vasi contenenti, ognuno, una pianta di “cannabis sativa” (marijuana) già in fioritura, nonché un tavolino contenente materiale per il confezionamento di “dosi”.

La perquisizione è scaturita dopo che i Carabinieri avevano fermato l'uomo, Mohamed Ben Chattouh, durante un normale controllo del territorio. Sprovvisto di documenti, era stato accompagnato presso il Comando dell'Arma per l’identificazione e i militari verificavano che era stato più volte tratto in arresto per reati concernenti gli stupefacenti. A quel punto, verificato l’attuale domicilio vastese, i Carabinieri decidevano di effettuare la perquisizione presso la sua abitazione. 

A conclusione delle formalità di rito, la piantagione veniva sequestrata e l'uomo condotto presso la Casa Circondariale di Torre Sinello di Vasto a disposizione della locale Autorità Giudiziaria, arrestato con l'accusa di detenzione e coltivazione di una piantagione di stupefacenti.

Le indagini proseguono al fine di verificare se vi siano delle responsabilità anche di cittadini vastesi in quanto, a maturazione completa, il “raccolto” avrebbe fruttato almeno 5 chilogrammi di sostanza stupefacente.