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Omicidio di viale Perth, usata una pistola calibro 9: "Fatto che scuote le coscienze"

Altri particolari sul drammatico fatto di sangue di mercoledì pomeriggio a Vasto. Il maggiore dei Carabinieri Vitiello: "Epilogo tragico e sconvolgente"

redazione
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Ha usato una pistola calibro 9, regolarmente detenuta, Fabio Di Lello, il 33enne di Vasto che ieri pomeriggio, in viale Perth nella zona della Circonvallazione Histoniense a Vasto ha sparato, uccidendolo, a Italo D'Elisa, 21 anni.

Di Lello, in seguito, ha chiamato un amico dicendogli di aver ucciso il ragazzo che aveva provocato l'incidente nel quale ha perso la vita, il 1° luglio scorso, sua moglie Roberta Smargiassi, 34 anni, poi ha fatto sapere ad uno dei suoi avvocati dove si trovava.

Ed al cimitero di Vasto, sulla tomba di Roberta, dove Di Lello si è recato dopo l'omicidio, i Carabinieri hanno ritrovato l'arma, avvolta in una busta di plastica. Lo stesso Di Lello si è poi consegnato senza opporre resistenza ai militari della Compagnia di Vasto.

"E' un fatto di cronaca che scuote le coscienze - dichiara all'Ansa Abruzzo il maggiore Giancarlo Vitiello, comandante dell'Arma di Vasto - e fa riflettere su ciò che è accaduto. Un epilogo tragico che sconvolge tutta la città".

Lo strazio dei familiari di Italo D'Elisa c'è tutto: "Questa non è giustizia – ha detto nel corso di una trasmissione televisiva che si è occupata del caso, Alessandro D’Elisa, consigliere comunale a Vasto e zio di Italo. La giustizia è quella che si fa nei Tribunali e stava facendo il suo corso. C’è stata una disgrazia che ha colpito più famiglie, anche la nostra. Italo era un ragazzo d’oro che ha subito una forte pressione mediatica". Poi, parlando di Di Lello: "Andava aiutato e non mettergli uno striscione davanti al locale dove lavorava. Abbiamo chiesto di avvicinarci alle famiglie ma ci hanno detto che era troppo presto, abbiamo aspettato con dolore e riservatezza”.

Fabio Di Lello, ieri sera, dopo l'iniziale fermo è stato sottoposto a provvedimento di arresto e trasferito nel carcere di Torre Sinello. L'inchiesta sul drammatico fatto di sangue è condotta dal pubblico ministero Gabriella De Lucia

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