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"Il coraggio di educare": l'incontro a Vasto con Paolo Crepet

Una sfida sempre aperta: come educare le nuove generazioni?

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Il convegno che si è tenuto a Vasto il 25 gennaio sul tema “Il coraggio di educare” ha riscosso notevoli e positivi riscontri.

 

Il prof. Paolo Crepet, con la sua preponderante esperienza, ha discusso sulla tanto delicata e scottante tematica dell’educazione.

 

Tante le persone presenti all'incontro organizzato presso il salone della Scuola Madonna dell'Asilo, provenienti dai più svariati settori: scolastico, socio- sanitario, forense o semplicemente gente curiosa di conoscere da vicino il famoso psichiatra.

 

Crepet, autore di 23 libri e professionista con oltre 3.000 convegni alle spalle, ha espresso chiaramente durante lo svolgimento dell’evento la sua idea in merito al tema dell’educazione: le nuove generazioni non vanno assolutamente assecondate in tutto e per tutto ma bisogna avere la giusta autorevolezza di affermare il proprio ruolo genitoriale e nel contempo educativo nei confronti della prole.

 

I figli hanno necessità di sviluppare i propri anticorpi psicologici che poi serviranno per non cadere senza riuscire a rialzarsi alla prima sfida che la vita pone davanti. I figli quindi, non vanno messi sotto “campane di vetro” ma fatti crescere in modo equilibrato, stando loro vicini, ma senza soffocamento.

 

L’evento è stato fortemente voluto dal Cicaf, in collaborazione del Consorzio Matrix e dell’associazione culturale Cavoli a merenda.

 

Il Cicaf, Centro Italiano di Consulenza ed Alta Formazione, sostiene interventi nelle scuole di ogni ordine e grado atti a realizzare il benessere di ogni alunno, interventi a favore dei nuclei familiari per aumentare le competenze genitoriali, interventi per ragazzi che presentano Bes (Bisogni Educativi Speciali), nonché lo svolgimento di Master in pedagogia e mediazione penale minorile.

 

Si auspicano altri incontri formativi volti a prevenire ,informare, formare e contrastare i tanti drammi che sempre più colpiscono le nuove generazioni: i nostri ragazzi, il nostro futuro.

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