Si erano specializzati in furti ai bancomat, ma "non disdegnavano nulla", neanche il rame e la ricettazione, come hanno spiegato il capitano dei Carabinieri Francesco Nacca e il tenente Maximiliano Papale.
Attraverso l'inserimento di una piccola forcella negli sportelli di prelievo automatici, una banda di stranieri riusciva ad impossessarsi delle banconote che ignari clienti non riuscivano a ritirare e si allontanavano pensando ad un malfunzionamento del bancomat.
Le indagini condotte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile dell'Aquila sotto la direzione del pubblico ministero Roberta D'Avolio, hanno permesso di accertare anche una serie di furti di rame compiuti ai danni di aziende, impianti fotovoltaici e persino ai ripetitori Rai Way di Pescara.
Per questo in esecuzione di un'ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale dell'Aquila, Guendalina Buccella, i Carabinieri della Compagnia dell’Aquila, coadiuvati dai militari delle Compagnie di Chieti, Montesilvano, Pescara e Vasto, hanno eseguito 9 misure cautelari, di cui 3 obblighi di dimora e 6 arresti ai domiciliari, sulle complessive 18, nell'ambito di una vasta operazione, denominata "Raiders", che ha debellato un'organizzazione di malviventi rumeni, alcuni anche imparentati tra loro.