Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Le piattaforme petrolifere potranno pagare l'Imu ai Comuni, esulta Castaldi

Il senatore vastese del Movimento 5 Stelle dopo la sentenza della Cassazione: 'Un atto di giustizia. E ora sotto con il referendum'

redazione
Condividi su:

Possiamo scrivere la parola fine su un altro privilegio riservato alla potente lobby dell’energia fossile”.

Così Gianluca Castaldi, senatore vastese del Movimento 5 Stelle, e riguardo della pronuncia della Corte di Cassazione che ha fatto chiarezza su un punto da tempo evidenziato dal M5S: “Le piattaforme petrolifere devono pagare l’Imu come qualsiasi altra attività produttiva”.

Assieme a Castaldi è il collega di partito di Palazzo Madama Gianni Girotto a commentare la sentenza della Suprema Corte, intervenuta in merito ad un ricorso che era stato presentato dal Comune di Pineto, relativo ai quattro impianti di proprietà dell'Eni al largo della costa teramana abruzzese di competenza.

“Sulla ineluttibilità che le piattaforme petrolifere debbano pagare l'Imu, tra l'altro il Movimento 5 Stelle aveva presentato una interrogazione nell'agosto 2015”, dicono ancora i sentori Castaldi e Girotto. “Un plauso – aggiungono - va anche agli uomini della Guardia di Finanza che col loro lavoro hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato. E' soprattutto un atto di giustizia”.

L'attenzione, a questo punto, si sposta al referendum antitrivelle di domenica 17 aprile. “L’impegno del Movimento 5 Stelle è per il 'sì' referendario. Il nostro Paese deve uscire dall’incubo degli idrocarburi dentro il quale Renzi lo vorrebbe legato. Il nostro futuro – concludono i due senatori pentastellati – sono le rinnovabili e l’efficienza energetica; il nostro obiettivo sono centinaia di migliaia nuovi 'green job' nel rispetto dell’ambiente e della salute delle persone”.

L’Eni, dal canto suo, riferendosi alle richieste del Comune di Pineto, replica richiamandosi agli effetti della Legge di Stabilità 2016 che, secondo la compagnia petrolifera, azzererebbe il dispositivo previsto dalla pronuncia dei giudici della Cassazione.

Condividi su:

Seguici su Facebook