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Regole e leggi violate: 'Non si rispetta la legalità'

Servizi notturni e sicurezza del personale: tornano le tensioni tra Polizia Municipale e Comune

redazione
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Servizi notturni organizzati in spregio del rispetto delle regole, gravi carenze in termini di sicurezza relative alle armi in dotazione ma non solo e sottolineatura – per l'ennesima volta – della mancanza di dialogo, nonostante diversi segnali di apertura lanciati.

E' lungo l'elenco di 'doglianze' manifestato nei confronti dell'amministrazione comunale del sindaco Luciano Lapenna dal Diccap, l'organizzazione sindacale autonoma maggiormente rappresentativa del locale Corpo, a riguardo della realtà della Polizia Municipale di Vasto.

In città, ieri mattina, è tornato il segretario regionale abruzzese della sigla di categoria per denunciare, nel corso di una conferenza stampa, quello che, a detta di Walter Falzani, è un autentico 'sfascio'. “E il sindaco, che dovrebbe essere il garante della legalità, non fa nulla per sanare queste situazioni”.

Con Falzani c'erano il rappresentante del Diccap Luigi La Verghetta e della Rsu di riferimento Fabio Ravasini.

In cima alle contestazioni figura la predisposizione dei servizi notturni, organizzati unilateralmente su disposizione dell'amministrazione, senza tener in minimo conto le richieste che, già a marzo, erano state avanzate dal personale. “L'unica novità rispetto al passato – ha commentato La Verghetta – è che siamo stati sottoposti alle visite mediche per l'idoneità di servizio, ma ad oggi non siamo nemmeno a conoscenza degli esiti delle stesse”.

Questione armi, poi. Il 29 luglio è scaduta l'idoneità quinquennale per l'utilizzo delle pistole in dotazione, fondamentali per l'effettuazione dei servizi di controllo notturni ed in strada. Nelle ultime due settimane, dunque, ufficiali e agenti ne sono privi, a tutto discapito delle minime condizioni di sicurezza necessarie per le varie azioni esterne. La Giunta comunale, qualche giorno fa, ha deliberato di mettere in atto i provvedimenti necessari per l'individuazione di una commissione esaminante, ma intanto una condizione imprescindibile – hanno evidenziato Falzani, La Verghetta e Ravasini – continua a fare difetto.

“In queste settimane – ha rimarcato ancora La Verghetta – pur in presenza di atti interni per far emergere queste problematiche abbiamo svolto regolarmente i vari servizi, ma di fronte ad un'amministrazione sorda e che continua a non rispettare le regole non possiamo più tacere”.

Altra situazione emersa è la carenza di sicurezza negli uffici del Comando agli ex Palazzi Scolastici, che sarebbe stata rilevata dalla Asl nei mesi scorsi ed alla quale non è seguito alcun provvedimento consequenziale.

“Fino a qualche anno fa – ha incalzato poi Falzani – la Polizia Municipale di Vasto era presa a modello per la sua organizzazione, adesso è precipitata ai gradini più bassi e non di certo per colpe e difetti del personale in servizio”.

Sulla guida del tenente Giuseppe Del Moro, poi, un'ulteriore precisazione. “E' scorretto parlare di lui come comandante della Polizia Municipale. Il comandante lo è per concorso pubblico e perché possiede laurea. Lui è al vertice della posizione organizzativa, dal mese di marzo, per puri compiti amministrativi e non di comando”. E c'è anche il 'giallo' di un decreto di nomina che sarebbe stato firmato dal vice sindaco Vincenzo Sputore nel periodo in cui autosospesosi Lapenna per il conferimento dell'incarico a Del Moro. “Se esistente sarebbe un'ulteriore illegalità”, conclude Falzani.

Infine, vengono preannunciati sollecitazioni al neo prefetto Antonio Corona per interventi di mediazione ed esposti a Procura ed Asl qualora i casi denunciati non trovassero soluzione. Il clima Polizia Municipale-Comune, insomma, solo apparentemente tranquillo in queste settimane, torna chiaramente a surriscaldarsi.

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