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Nove anni fa ci lasciava Angelo Canelli, nel 2016 il docu-film sulla sua vita

Va avanti l'impegno nel ricordo dell'indimenticato pianista e medico vastese

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Con un piccolo sforzo d’immaginazione, lo si potrebbe vedere ancora seduto davanti al suo pianoforte, magari con il camice da medico addosso, mentre le sue mani danzano vertiginosamente sui tasti bianchi e neri del piano. Magari mentre sta suonando ‘Asgard’(uno dei suoi brani migliori) o mentre si diverte ad improvvisare con quel suo sopracciglio che gli si alza a ritmo di musica.

Sicuramente in qualunque parte si trovi adesso, si è certi che stia allietando gli angeli con la sua musica e con la sua immensa e irrefrenabile energia.

Oggi è un giorno davvero triste per coloro che hanno avuto la fortuna ed il privilegio di conoscere Angelo Canelli, pianista e medico vastese.

Nove anni fa, nella notte tra il 7 e l’8 luglio del 2006, di ritorno da un suo concerto jazz, tenutosi quella stessa sera a Silvi, un incidente stradale gli fece perdere la vita alla sola età di 39 anni.

Durante la sua breve ma intensa esistenza, Angelo ha lasciato un segno indelebile che non potrà mai morire: la sua musica, una sua passione portata avanti con dedizione e amore così come la professione di medico.

Ha composto un numero non ancora quantificabile di brani, alcuni incisi nei suoi album (‘Waltz for my Self’-1997-SPLAS(H) Records; ‘Do ut Dem’- 1999- YVP-Germany; ‘Plays the music of the Sting’- 2006-Wide Sound) ed altri rimasti nel cassetto, suonando più volte in compagnia di artisti di rilievo (Bruce Forman, Bob Mintzer, Jason Marsalis, Mike Stern, Kitty Margolis, Danny Gottlieb, Bob Bonisolo, Derek Douget, Giovanni Tommaso, Giulio Capiozzo, Stefano Di Battista, Bill Russo, Cameron Brown, Massimo Manzi, Bob Gullotti, Massimo Manzi, Maurizio Rolli, Diana Torto, Gianluca Esposito, Samuele Garofoli, Fabrizio Bosso, Israel Varela, Danny Manzo, Derek Douget, Jason Stewart ... tanti altri) e partecipando alle registrazioni di lavori importanti (tra questi è bene citare il lavoro in compagnia di Maurizio Rolli e l’AMP Big Band “Moodswing”, un tributo alla musica di Jaco Pastorius con la partecipazione di Michael Manring e Mike Stern, recensito come "Cd del mese" dalla prestigiosa rivista Americana "Bass Player").

Allo stesso tempo, se da un lato si impegnò attivamente nella sua crescita musicale, dall’altro ha mantenuto e portato avanti negli anni la sua professione come medico in maniera impeccabile, collezionando tra l’altro diverse pubblicazioni scientifiche. Per raccontare la sua storia, la sua vita, non bastano poche righe di un articolo. Le cose da dire sarebbero e sono tantissime,  così come sono tante le persone che potrebbero spendere una parola- senza retorica ed ipocrisia- su Angelo Canelli.Tra queste ci sono sicuramente i suoi cari che ancora oggi hanno mantenuto ogni frammento della sua esistenza. Ci sono i suoi amici più stretti, quelli della sua infanzia, adolescenza e quotidianità. Ci sono i suoi colleghi musicisti italiani e stranieri (durante la sua vita ha più volte suonato fuori dall’Italia- San Francisco, Berlino… e soprattutto New Orleans) i suoi colleghi medici, gli amanti della musica che attraverso il ricordo, attraverso ‘una parola che non è semplice commento, ma testimonianza’, possono davvero raccontare una storia che merita di essere conosciuta e diffusa.

‘Le Mille Voci per Angelo’-  È proprio questa la volontà insita nel progetto avviato già lo scorso anno dall’autore Silvio Laccetti e dalla ‘Occhio Magico Film Production’ ovvero 'Le Mille Voci per Angelo’ con la partecipazione dell’Associazione Culturale ‘Angelo Canelli Jazz Club’ ed ‘Angel’s Eyes’, le quali hanno contribuito a far sì che il progetto potesse prendere piede.

Un documentario (docu-film) che ripercorre la vita di Angelo Canelli attraverso una storia narrata da chi ha vissuto e conosciuto Angelo. Attualmente il docu-film è in fase di realizzazione e proprio a fine mese la produzione riprenderanno le riprese, dopo un periodo di stop dovuto alla ricerca di risorse e finanziamenti da parte della produzione. Diverse le città italiane nelle quali verranno girate le tante interviste presenti nel docu (Vasto, Chieti, Pescara, Bussi, Teramo, Roma, Senigallia, Riccione, Montevarchi, Bologna, Verona …).  Sinora le uniche associazioni del territorio ad aver contribuito all’iniziativa sono state quelle citate in precedenza. L’uscita del docu-film è prevista per il 2016 – malgrado inizialmente si era detto nel 2015. 

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