Sulla questione della tutela della costa vastese, e sul possibile recupero delle aree dismesse della ex ferrovia, interviene, per voce del vice presidente Antonio Russi, l'associazione culturale ''La Bagnante'' di Vasto Marina.
''Da mesi - scrive Russi - si discute delle possibili destinazioni d'uso che avranno le dismesse aree della linea ferroviaria adriatica. Sono state prospettate numerose soluzioni da parte di partiti politici, associazioni culturali o sodalizi sensibili ai problemi di uno sviluppo compatibile con le vocazioni turistiche e ambientaliste del nostro territorio. Esiste un termine temporale (31 dicembre 2006, ma si paventa una proroga di un anno) entro il quale ogni Comune della costa, interessato a questo problema, potrà esercitare un diritto di prelazione nel processo di acquisizione delle aree dismesse. Di fronte alla prospettiva di vedere ancora per così tanto tempo l'area adiacente alla vecchia stazione ferroviaria di Vasto Marina in uno stato di grave degrado ambientale ed urbanistico si vuole proporre all'amministrazione comunale un impegno immediato per bonificare la zona, permettendone l'uso come parcheggio, anche se non in un assetto definitivo, e prevedendo la creazione di uno o pi— passaggi pedonali di superficie, per dare un facile e fruibile collegamento tra le aree di parcheggio di piazza Fiume e la spiaggia. Sicuramente la Metropolis, attuale proprietaria dell'area in questione - continua Russi - non essendo affatto interessata alla bonifica delle stesse, accetterà l'eventuale proposta del Comune. Inoltre, ed è l'aspetto più interessante, la cittadinanza vastese ed i numerosi turisti sarebbero ben lieti di godere finalmente, già dalla prossima stagione estiva, di un facile accesso alla zona centrale della Marina. Circa la definitiva destinazione d'uso della intera linea ferroviaria, l'associazione 'La Bagnante' condivide pienamente la volontà di tutti coloro che sognano di vedere nel vecchio stabile della stazione un museo, uffici decentrati del Comune, punti di informazione, sedi di associazioni, in modo da rendere quell'edificio il fulcro di tutta la località turistica, perché‚ ubicato in zona centrale, servito da ampi parcheggi e facilmente collegabile alla sottostante zona del lungomare. E da questo punto focale - conclude Russi - dovrà poi partire un percorso naturalistico e salutistico che per le sue valenze paesaggistiche, per la sua estrema facilità di utilizzo, se adeguatamente valorizzato e pubblicizzato, può diventare, realisticamente, un'attrazione a livello europeo e trasformarsi in un punto di svolta turistico-economico per tutto l'Abruzzo costiero della provincia di Chieti, da San Salvo fino a Francavilla''.