Sono stati fatti brillare i residuati bellici ritrovati a Vasto, nelle vicinanze della foce del torrente Lebba, materiale risalente alla seconda guerra mondiale.
Nello specifico erano state rinvenuti 24 bombe da 2 pollici 'illuminanti' (contenute in una cassetta), 2 bombe da mortaio da 3 pollici, un prioietto da 90 mm, ed un altro rotto da 75 mm, ancora con esplosivo e quindi potenzialmente pericolosi. ù
All'opera, assieme al personale dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Punta Penna coordinati dal comandante Giuliano D'Urso, i palombari del Nucleo Sdai (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Ancona.
Tutto il residuato bellico, di fabbricazione inglese, è stato fatto brillare in un punto di mare individuato a circa un miglio dalla costa mediante il posizionamento sullo stesso di una cosiddetta “contro carica” esplosiva.
A coordinare le operazioni è stata la Prefettura di Chieti.