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Maxi-processo 'autovelox', il 24 febbraio la prossima tappa

L'intricata vicenda giudiziaria iniziò nel lontano 2006

redazione
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Altre tappe, in Tribunale a Vasto, del maxi-processo ‘autovelox’, l'articolata, lunga e complessa vicenda giudiziaria che vede interessati 15 indagati, tra sindaci (ex ed attuali) ed amministratori comunali di centri del Vastese interno, personale della Polizia Municipale di alcuni Comuni del territorio e tecnici di ditte specializzate per gli impianti di rilevazione della velocità in strada.

Le ipotesi di reato in ballo sono legate alla presunta organizzazione di un sistema di truffe nella comminazione di multe e sanzioni agli automobilisti in transito sulla Statale Trignina.

E le imputazioni, a vario titolo, sono rappresentate dall'associazione a delinquere finalizzata alla truffa, peculato, abuso d'ufficio e violazione dell'articolo 97 della Costituzione. Il processo si svolge dinanzi al collegio giudicante presieduto da Italo Radoccia con a latere Fabrizio Pasquale e Michela Iannetta, il pm è Giancarlo Ciani. Oltre al giudizio figurano anche le numerose richieste di risarcimento con la costituzione di centinaia di parti civili (in numero di quasi 400), grazie soprattutto all’azione messa in campo dal Comitato Pro Trignina, coordinato da Antonio Turdò.

I centri del Vastese interno toccati da questo intricato caso sono San Giovanni Lipioni, Fresagrandinaria, Cupello, Lentella e Dogliola. Nell'ultima udienza, conclusasi nel tardo pomeriggio di martedì, sono stati ascoltati altri testi ed è stata fissata al prossimo 24 febbraio l'audizione di ulteriori testimonianze.

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