Una boccata d'ossigeno per l'occupazione nel territorio del sud Abruzzo: è quella in arrivo dalla Honda, insediamento metalmeccanico dell'area industriale della Val di Sangro.
Segnali incoraggianti all'orizzonte ed un numero di 144 lavoratori, seppur con contratti di tempo limitati, dovrebbe rimpinguare le maestranze del sito già dall'inizio del 2015.
Le prospettive sono emerse all'indomani dell'incontro di verifica tra i vertici aziendali, le rsu di stabilimento e i sindacati.
La produzione – è stato evidenziato nel corso dell'incontro - è in progressiva ripresa ed ecco che 108 lavoratori stagionali (alcuni dei quali hanno già in passato lavorato per il colosso giapponese) e 36 interinali a partire dal 7 gennaio saranno in Honda per un periodo di 7 mesi, fino alle ferie estive.
Altro rilievo significativo: a marzo 2015, alla chiusura dell'anno Ki (l'anno fiscale giapponese), si prevede un numero di oltre 5mila relativamente alle moto in più prodotte dallo stabilimento. Insomma, dopo anni difficili e dal panorama generalmente fosco sono tornati protagonisti toni di ottimismo sul tavolo di verifica con i rappresentanti dei lavoratori. Il pareggio di bilancio previsto per il 2016 nell'accordo con il Ministero il 20 dicembre 2012, non sarebbe così lontano. Quest'anno si chiuderà con una perdita di 9 milioni di euro (14 l'anno precedente e quello ancora prima 35). Passi in avanti, dunque, non ne mancano.
Honda Europa ha spostato il pareggio in avanti di un anno, nel 2017, ma alla sede di Atessa si è abbastanza fiduciosi di potercela fare già nel 2016.
L'azienda, tra le prime ad insediarsi in Val di Sangro (nel 1971), può anche vantare l'acquisizione di nuove ed importanti commesse: 3.000 moto da realizzare per il mercato del Brasile, in sensibile ascesa nello scacchiere internazionale del mercato.
Soddisfatti i commenti degli esponenti del sindacato. “Il trend positivo dà conforto e coraggio”, dice Davide Labbrozzi della Fiom-Cgil. “Per la prima volta dopo anni vediamo una svolta per lo stabilimento”, è invece il giudizio di Domenico Bologna (Fim-Cisl), per il quale “l'azienda sta dimostrando fiducia nel territorio e sta raggiungendo gli obiettivi che si era prefissata”. Infine Nicola Manzi, della Uilm-Uil: “La Honda sta dando risposte incoraggianti. Ora ci aspettiamo che questo impegno si concretizzi, a cascata, anche per tutte le aziende dell'indotto”.