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Sta tornando la 'Balena Bianca'...

Lo spiaggiamento dei capodogli e la prima 'reazione' della politica

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Servono le disgrazie per resuscitare la sinistra italiana di governo. Quella radical chic, soggetto passivo, ma integrante nei poteri.

C’è voluto lo spiaggiamento di sette poveri capodogli a Punta Penna per risentirli e rivederli. Tutti prodighi di ringraziamenti ai volontari che sono riusciti a salvarne quattro rilanciandoli al largo, ma di entrare in acqua non ci pensare. Tutti pronti a sparare su Ombrina e le trivellazioni al largo, dopo l’input lanciato dalla Papessa che vive dall’altra parte del mondo, ma siccome ha un cognome tipicamente frentano si arroga il diritto di conoscere a menadito la flora, la fauna ed ogni centimetro di costa teatina.

Lo spiaggiamento dei cetacei non è fatto inconsueto, accade, a prescindere dalle trivellazioni, in ogni mare del pianeta, ma quale occasione più speculare di questa poteva ridare voce agli ambientalisti per mestiere della nostra zona?

Annaspano, oggi più che mai, consapevoli che trovare i soldi per realizzare il parco diventa sempre più difficile ogni volta che sembra ormai fatta.
Sono disperati, perché se pensate ai volti e a i nomi delle avanguardie di questo mestiere, troviamo solo disoccupati. Soprattutto, gente che non ha mai lavorato neanche un minuto. Gente che magari ha pure le marchette versate, ma sono quelle che derivano da retribuzioni di cariche politico-amministrative. Ma, badate bene, non stiamo a parlare di poveracci come il sottoscritto, parliamo di gente che sta stra comoda di famiglia, di gente che vive ancora di paghetta a diversi zeri a circa quarantenni, e oltre.
Adulti vestiti da bambini con pantaloncini, zainetti e bicicletta, agli ordini di cretini  istituzionali diretti a loro volta dal potere vero!

Fossero onesti e sinceri, visto che molti di loro hanno studiato a Bologna, ci racconterebbero le verità di alcuni modelli che hanno fatto grande l’Emilia Romagna, storicamente la regione più trivellata d’Italia ed una delle più insediate-insidiate da presidi industriali. Qualcuno di voi è mai stato a nel ravennate o ne ha sentito parlare? E’ tutto petrolio, contaminazioni potenziali varie ed un turismo che a Vasto possiamo solo sognare. Ne parlavo con l’amico Angelo Pollutri, uno dei pochissimi vedenti e pensanti del Pd vastese che proprio per questa ragione appena è giunto al capolinea di una decennale esperienza amministrativa, lo hanno fatto scendere ad una fermata fuori programma.

Lo cito, poiché, piaccia o meno, è realtà, si tratta dell’unico sindaco d’Italia che ha finora adottato la legge 239/09, sulla compensazione ambientale. Una normativa che possiamo tacciare pure alla stregua dei monopoli di stato, quelli che ti vendono le sigarette avvertendoti che se fumi rischi di morire, ma ha i suoi grossi pregi ed un’altra faccia della medaglia. Ti permette di trarre vantaggi da operazioni ambientali che forse potrebbero anche arrecarti seri danni. E cosa c’è di diverso dalla possibilità che scoppi un forno alla Pilkington? Per molto meno, si fa per dire, c’è gente in causa da ventanni con l’ex Siv a seguito di sospette morti causate da amianto e porcherie varie presenti nello stabilimento. Le tante migliaia di operai che vi hanno prestato servizio, per caso, sono stati arricchiti dai potenziali rischi? Non mi risulta, mio padre ci ha lavorato per quasi 25 anni e non ha mai preso 1000 lire in più per tali ragioni, viva Dio che non si è manco ammalato a differenza di altri colleghi.

Angelo Pollutri, con la 239/09 ha permesso alle casse del Comune di Cupello di introitare 3 milioni di euro. C’è qualcuno che può smentirlo con dei documenti? Chissà quale altra disgrazia, la prossima, sveglierà il centrosinistra dal torpore che lo avvolge dall’ottobre del 2010. Tutti zitti, tutti allineati, ma i capodogli ci hanno avvisato: sta per tornare la Balena bianca!

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