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Crisi 'mitigata' dai contratti di solidarietà, ma tante difficoltà restano

La situazione nel Vastese

a cura della redazione
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Lavorare meno, rinunciando così ad una parte del proprio stipendio, ma lavorare tutti, evitando – laddove è possibile – i licenziamenti: questo è il principio alla base.

Negli ultimi anni, anche nell’area del Vastese, quella dei contratti di solidarietà è una realtà che sempre più va consolidandosi.

Ultima azienda in ordine di  tempo ad aver adottato questa misura, allo scopo di far fronte ad una situazione di oggettiva difficoltà, è la Mario Argirò srl, sito del settore impiantistica ubicato nell’area industriale di località Piana Sant’Angelo a San Salvo. Da martedì scorso, 1° luglio, sono infatti scattati i contratti di solidarietà per i 44 dipendenti, nell’ambito di un accordo utile a salvaguardare i livelli occupazionali ratificato nel corso di un vertice svoltosi in Provincia, a Chieti, alla presenza del direttore dell’azienda, Giuseppe Argirò, del rappresentante dell’Associazione Industriali Chieti Massimo Cervellini, del segretario provinciale della sigla sindacale Fiom-Cgil Mario Codagnone, dei componenti della Rsu di stabilimento Antonio Marino e Marco Scè e del funzionario dell’Ente Provincia Michele Modesti. Un incontro che aveva fatto seguito ad una precedente assemblea dei lavoratori, nel corso della quale erano state valutate tutte le iniziative possibili per affrontare il momento delicato che sta attraversando l'azienda per la quale, con nuove commesse all’orizzonte, potrebbe concretizzarsi un’auspicata ripresa e rilancio dell’attività. Durata dei contratti di solidarietà: un anno.

ALTRI ESEMPI – In principio fu la Ilmet, sito industriale del settore metalmeccanico anch’esso localizzato nell’area di Piana Sant’Angelo a San Salvo, proprio per ammortizzare gli effetti della nascente crisi e per salvaguardare i livelli occupazionali, a far debuttare nel Vastese lo strumento dei contratti di solidarietà. Era il 2010. E furono poi interessati anche i due ‘colossi’ industriali del territorio, ovvero la Pilkington (dal 26 giugno 2012) e la Denso (dal 19 novembre, sempre del 2012).

Comparto lavoro ed occupazionale che mostra anche nella nostra zona diverse perduranti e preoccupanti situazioni di difficoltà e disagio che investono centinaia di lavoratori e, naturalmente, pure le loro famiglie. Tra i casi maggiormente eclatanti ci sono sempre quelli della ex Golden Lady e dell’ex Pantalonificio d’Abruzzo di Gissi, in Val Sinello, e della Sider Vasto, fabbrica dell’area industriale di Punta Penna di Vasto, per la quale gli ammortizzatori sociali sono ormai agli sgoccioli e all’orizzonte della cinquantina di dipendenti coinvolti non sembrano esserci squarci di sereno.

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