Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Opere pubbliche per 10 milioni di euro a Vasto: 'Ma dove sono?'

I consiglieri D'Alessandro e Del Prete critici con il sindaco Lapenna e i suoi manifesti

a cura della redazione
Condividi su:

La firma in calce ai manifesti affissi in città è di Luciano Lapenna, sindaco di Vasto: "Dieci milioni di opere pubbliche nel primo trimestre 2014".

Analizzano quanto scritto e offerto alla lettura della cittadinanza i consiglieri comunali indipendenti Nicola Del Prete e Davide D'Alessandro.

La nota integrale dei due rappresentanti dell'assise civica vastese.

Lapenna azzera, sancisce l’ennesimo fallimento e, per farlo dimenticare, getta fumo negli occhi dei cittadini vastesi. 10 milioni di opere pubbliche nel primo trimestre 2014, scrive sui manifesti affissi in città, permettendosi persino il 6X3 in piazza Verdi. Ma si guarda bene dall'elencarle, evitando di fornire ai cittadini i riferimenti dettagliati e verificabili delle opere di cui parla, chi le ha finanziate, chi le ha appaltate, quali, in realtà, sono già in fase esecutiva e quali altre, invece, ancora in fase di progettualità preliminare.

Insomma, è un manifesto che dice tutto e niente, per nulla serio, come si pretenderebbe da un amministratore, semplice propaganda di chi, accerchiato dalla sua stessa maggioranza per non aver prodotto nulla in 8 anni, al cospetto di un’altra crisi amministrativa, indica numeri che ci lasciano pensare siano cifre e interventi posti già in essere dall'amministrazione Lapenna. Così non è. E ve lo dimostriamo.

Nel primo trimestre 2014 l'amministrazione Lapenna ha appaltato tre progetti. La Videosorveglianza, di cui si parla da anni. L'importo è di 600 mila euro, ma la base d'asta è di 440 mila euro, 150 mila dei quali finanziati dalla Regione Abruzzo. La restante somma fa parte di un mutuo acceso dall'amministrazione comunale. Il secondo progetto è il Mercato di Santa Chiara per 200 mila euro, 66 mila dei quali sono somme messe a disposizione  della Camera di Commercio. Il terzo e ultimo progetto del trimestre è l'ex Carcere di via Aimone per un importo netto appaltato di 774 mila euro. Ma si tratta di finanziamenti statali, ottenuti durante l'amministrazione Tagliente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del programma di recupero urbano denominato “Contratti di Quartiere II”.

Eppure Lapenna, su un comunicato stampa ufficiale, ha scritto qualche giorno fa: “In tempi di spending review è assai difficile reperire fondi nazionali per opere pubbliche, ma ci siamo riusciti e ne siamo orgogliosi… è una ulteriore opera pubblica appaltata nei primi mesi del 2014, periodo in cui abbiamo già raggiunto la cifra di 10 milioni di euro di investimenti totali”. Sa bene, quando dice che è stato bravo a reperire fondi nazionali, che quel denaro ha una origine ben precisa. Lascia interdetta la parte finale della dichiarazione, quando parla di dieci milioni di euro. Forse si riferisce a lavori appaltati da altri enti, come ad esempio l'Anas, la Provincia, il Coasiv, ecc., dove non ci sono somme messe a disposizione dal Comune? O forse mette nel calderone del 2014 anche qualche opera avviata nel 2013, come, ad esempio, il primo tratto di Via San Rocco per un importo di 500 mila euro ed opere ancora da appaltare? Tra queste ultime c'è un progetto riguardante una condotta fognaria sulla spiaggia di Punta Penna, sollecitata dall'Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto che serve per smaltire i reflui del Porto. È un'opera per 226 mila euro di lavori, con somme del Par-Fas regionale e una partecipazione di 48 mila euro del Comune. Gli uffici urbanistici stando completando il progetto definitivo, dunque l'appalto non è stato ancora avviato.

I 10 milioni di Lapenna potrebbero riferirsi forse al progetto di Pista ciclabile all'interno della riserva di Punta Aderci, ma anche in questo caso, al di là della definizione del progetto, il Comune di Vasto non può andare oltre, trattandosi interamente di finanziamenti di circa 2 milioni di euro dei fondi regionali messi a disposizione dalla Provincia di Chieti. O, addirittura, per Lapenna sarebbero somme appaltate dal Comune, nel primo trimestre 2014, quelle relative alle tre rotatorie sulla statale 16 adriatica, che l'Anas sta realizzando all'uscita del casello autostradale Vasto nord e le altre due rotatorie da realizzare a Zimarino e all'ingresso della strada per il Porto, somme sollecitate anche dalla Regione Abruzzo, grazie all’intervento dei consiglieri regionali del territorio? Somme che toccano i 5 milioni di euro, senza un centesimo del Comune di Vasto. Non può certo vantarsi lui di aver appaltato quelle somme, perché nel caso prenderebbe di nuovo in giro tutti i cittadini vastesi. O forse ancora Lapenna fa riferimento all'intervento posto in essere sul viadotto di Vasto Marina per 1,5 milioni di euro? Sono sempre finanziamenti statali e l'ente appaltante non è certo il Comune. Abbiamo provato anche ad immaginare che Lapenna in questi 10 milioni abbia inglobato i circa 3 milioni di fondi Mise per due progetti che interessano il Porto di Punta Penna, con lo smantellamento del vecchio mercato, l'adeguamento del piazzale ed altri interventi per la messa in sicurezza del Porto. Lavori che verranno appaltati dal Consorzio industriale, senza alcun euro da parte del Comune. Infine, non vogliamo credere che in questi 10 milioni ventilati da Lapenna, ci siano i circa 20 mila euro, ripetiamo 20 mila euro di soldi comunali per realizzare sulla statale 16, in località San Tommaso, gli attraversamenti pedonali in sicurezza. Da qualche giorno circola voce di un impegno economico del Comune per la riqualificazione del tratto nord del lungomare Cordella, quello crollato davanti al vecchio depuratore. Al momento non ci sono somme impegnate, dunque non c'è un progetto esecutivo.

La triste verità è che il Comune di Vasto, in questo primo trimestre del 2014, ha appaltato 3 opere pubbliche per un totale di euro 1 milione e 800 mila, ma di queste somme solo 600 mila euro sono stati finanziati dal Comune. Da 10 milioni di euro a 600 mila euro c'è una bella differenza! Tra l’altro, se non bastasse, come può un’amministrazione comunale appaltare opere per 10 milioni di euro, senza aver approvato il bilancio d’esercizio relativo all’anno in corso? Insomma, una comica. Vasto è finita su “scherzi a parte”. Purtroppo, c’è da piangere e non da ridire".

 

Condividi su:

Seguici su Facebook