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Questione sicurezza in città e il 'silenzio' del sindaco di Vasto

Polemico il consigliere comunale D'Alessandro

a cura della redazione
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"Ma il sindaco di Vasto non ha nulla da dire sulle bombe carta? Sono otto anni che l’Amministrazione Lapenna ci ricorda che Vasto non è Beirut, ma se andiamo avanti di questo passo c’è il rischio che cominci a offendersi la stessa Beirut…”.

Davide D’Alessandro, consigliere comunale di minoranza, dice la sua in merito agli ultimi episodi di cronaca registrati a Vasto.

Il secondo episodio di bomba carta a distanza di 48 ore è un fatto di inaudita gravità che, se sommato ai tanti furti perpetrati quotidianamente ai danni dei cittadini vastesi, con le abitazioni messe a soqquadro di giorno e di notte, rende il quadro altamente allarmante. Continuano i convegni sulla sicurezza, continuano le rassicurazioni, ma la città non è affatto sicura. E’ vero – rimarca - che urgono rinforzi, è vero che urge una maggiore copertura del territorio, ma è anche vero che urgono provvedimenti sulla sorveglianza da parte di un’Amministrazione comunale lenta e inefficiente. Sono anni che la sproniamo a non sottovalutare i fenomeni di criminalità, ma ci viene risposto che non bisogna strumentalizzare. Strumentalizzare cosa? I cittadini vanno anche difesi, non solo tassati".

"Se ci vogliono anni per mettere qualche telecamera, se si spende e si spande sulle stupidaggini e si risparmia sulla sicurezza – conclude D’Alessandro -, vuol dire che l’Amministrazione Lapenna non ha compreso il momento che vive la città, non ne percepisce i bisogni e le paure, mostrandosi totalmente inadeguata a rappresentarla".

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