Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Rifiuti conferiti in maniera scorretta, il Comune di Vasto chiede i danni

Costituzione di parte civile in un processo penale

Condividi su:

Imballaggi, materiale plastico e cataloghi finiscono nel cassonetto dei rifiuti urbani, il Comune individua i responsabili e decide di costituirsi parte civile nel procedimento penale.

É di questi giorni la decisione della giunta municipale di intervenire nel processo a carico dei legali rappresentanti di due ditte locali, S.R. e S.L. , per ottenere il risarcimento dei danni provocati dall’abbandono di rifiuti speciali: imballaggi, costituiti da pallet di legno, scatole di cartone, cataloghi e materiale plastico, che, invece di essere smaltiti come prevede la legge, vennero abbandonati nella zona industriale di Punta Penna nell’estate 2012 e gettati all’interno del contenitore in cui confluiscono i rifiuti della raccolta urbana.

Ai responsabili si riuscì a risalire grazie alle meticolose indagini della Polizia Municipale che, frugando fra gli imballaggi finiti nel cassonetto, riuscì a trovare degli indizi utili alla identificazione dei trasgressori che vennero denunciati alla Procura della Repubblica. La costituzione di parte civile dell’ente, le cui ragioni verranno rappresentate dai legali dell’Avvocatura comunale nella fase dibattimentale, parte dal presupposto che l’abbandono dei rifiuti, oltre ad essere pregiudizievole per il territorio, lo è per l’immagine del Comune, nella sua veste di ente portatore di interessi riferibili alla collettività, nonché di soggetto preposto al controllo del territorio, alla difesa del suolo e alla salvaguardia delle risorse naturali e del paesaggio.

L’Amministrazione, che si sta costituendo parte civile anche nei processi a carico di chi danneggia il prezioso ambiente dunale della riserva di Vasto Marina, ha intensificato i controlli sull’abbandono dei rifiuti, un malcostume che mette a dura prova le casse comunali: per bonificare le discariche abusive disseminate sul territorio l’ente spende ogni anno circa 150mila euro.

Condividi su:

Seguici su Facebook