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TUMORI IN PROVINCIA DI CHIETI, SITUAZIONE STABILE

a cura della redazione
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Sono complessivamente 1.263 i nuovi casi di tumore registrati in provincia di Chieti nel corso del 2006, di cui il 60 per cento (764 per la precisione) riguarda maschi, mentre la restante parte (499) le femmine: non presenta sostanziali variazioni con i dati degli anni scorsi il rapporto annuale del Registro dei Tumori provinciale, realizzato dall'università ''G. d'Annunzio'' di Chieti e dalle due Asl territoriali con il finanziamento della Fondazione Carichieti. Il rapporto evidenzia ancora una volta come continua il netto calo del cancro al polmone (in quattro anni quasi dimezzati i nuovi casi) e come invece ad emergere sia la malattia al colon retto. I dati sono stati presentati dal direttore della cattedra di Oncologia medica dell'ateneo teatino, Stefano Iacobelli, e dal presidente della Fondazione Carichieti, Mario Di Nisio, insieme ai rappresentanti delle due Asl di Chieti (Domenico Angelucci) e di Lanciano-Vasto (Giuseppe Pizzacannella).Dei nuovi tumori, il 52 per cento è localizzato nella Asl Lanciano-Vasto il 48 per cento nel territorio teatino-ortonese ed il picco tumorale si attesta ai 71-75 anni per i maschi e in due fasi distinte per le femmine (55-60 anni e 75-80). Per i primi, il cancro maggiormente diffuso è alla prostata, seguito da quello all'apparato urinario, al colon-retto e allo stomaco, mentre per le seconde è sempre al primo posto la neoplasia alla mammella (ma con un grande calo rispetto agli anni scorsi, merito degli screening di prevenzione), al colon-retto, all'apparato urinario e allo stomaco.
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