Qualcosa si muove per il progetto di recupero della Torre Diomede del Moro, nota anche come Torre D’Amante, promosso dall’associazione Vigili del Fuoco in Congedo e 72 dell’arte in collaborazione con l’architetto Francescopaolo D’Adamo.
Antonio Ottaviano, presidente dei Vigili del fuoco in congedo, rende infatti noto l’impegno del primo cittadino Luciano Lapenna: “Proprio in questa fase, a conferma del nostro motto ‘accettiamo l'aiuto di tutti e a tutti chiediamo aiuto’, con grande piacere sottolineo l'intervento del Sindaco. Il Comune non è proprietario neppure in parte del monumento, ma come anticipato a suo tempo, il Sindaco intende partecipare sia con un contributo economico, sia con un'attività di moral suasion tesa a consolidare un clima positivo attorno al progetto”.

L’ammontare del contributo non è stato ancora specificato dall’Amministrazione; intanto però il primo cittadino ha chiamato la Asl (ndr. proprietaria insieme a Maria Teresa Malatesta del monumento) per spronarla personalmente a impegnarsi nell’attività di recupero. A breve, fa sapere l’associazione, si dovrebbe tenere un tavolo tecnico-operativo, a cui prenderà parte anche l’Azienda sanitaria, che servirà per fissare le scadenze per gli interventi più urgenti.

Ottaviano si sofferma sulla delicatezza di ogni passaggio del percorso intrapreso, dall’affidamento ottenuto dai molteplici proprietari all’approvazione da parte delle Soprintendenza del progetto di restauro redatto da D’Adamo. Ora c’è la fase del fundraising “anch’essa delicatissima” e decisiva, coordinata da Tiziano Longhi di 72 dell’arte.
Ad oggi ci sono state diverse manifestazioni d’interesse, sia da parte di singole persone che di associazioni, ma non ci sono ancora cifre donate.
In programma, per ora, nessun evento mirato specificatamente alla raccolta fondi, ma probabilmente ci sarà una manifestazione volta a far conoscere alla cittadinanza il progetto.