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Un nuovo presidio per rompere il silenzio 'assordante' attorno all'ex Golden Lady

Sabato mattina l'appuntamento davanti ai cancelli dello stabilimento in Val Sinello

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Sabato 13 aprile (dalle ore 10) in Val Sinello si ripartirà con i presidi di sindacati e lavoratori davanti all'ex Golden Lady.

Ogni giorno che passa lo stabilimento rischia di assomigliare sempre più a uno scheletro vuoto in confronto alla fiorente attività pre-delocalizzazione.

Di fronte all'ingresso della New Trade gli operai cercheranno di rimettere al centro dell'attenzione la vicenda che quasi un anno fa sembrava terminata nel migliore dei modi.

Dov'è finita la riconversione? Se lo sono chiesto gli ex-dipendenti di Nerino Grassi, lunedì scorso a Pescara manifestando al fianco dei colleghi della Sixty. E se lo chiede un intero territorio forse abbagliato troppo presto dalle firme sugli accordi del maggio dello scorso anno.

La New Trade avrebbe dovuto rioccupare 75 unità entro il 22 marzo. Attualmente ce ne sono 12 «mentre, le rimanenti - spiegano in una nota i rappresentanti territoriali di Ficltem-Cgil, Femca-Cisl e Uilta-Uil, Giuseppe Rucci, Franco Zerra e Arnaldo Schioppa - sono state in precedenza licenziate o addirittura neanche richiamate. Il silenzio delle istituzioni a tutti i livelli è assordante, dopo le passerelle effettuate all’atto della firma dell’accordo. Invitiamo tutte le Istituzioni, le forze politiche e la cittadinanza a partecipare, per ribadire con forza, che una soluzione va trovata in tempi brevissimi».

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