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Tra propositi di cambiamento e questione del 'voto utile' il debutto di Rivoluzione Civile a Vasto

In via Canaccio il quartier generale del movimento di Ingroia

a cura della redazione
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Buoni propositi per un'alternativa reale alle politiche fallimentari degli ultimi anni e questione del "voto utile": queste alcune delle principali sottolineature in occasione dell'apertura ufficiale, ieri sera, del quartier generale di Rivoluzione Civile a Vasto, il movimento che candida a premier il magistrato Antonio Ingroia, nella sede cittadina dell'Italia dei Valori in via Canaccio.

A fare gli onori di casa Marco Del Bonifro, del circolo cittadino dell'IdV, e Paola Cianci, consigliere comunale di Rifondazione Comunista che, assieme ad iscritti e simpatizzanti, hanno accolto e presentato i candidati Alfonso Mascitelli, senatore uscente del partito di Di Pietro in lizza per una riconferma a Palazzo Madama, Mariangela Antenucci, di Cupello (in lista alla Camera) e Donato Ranni, di Carunchio (nella lista al Senato).

Tra i presenti il segretario regionale di Rifondazione Marco Fars, i consiglieri provinciali Eliana Menna e Michelino Natale, l'assessore di Rifondazione a Vasto Marco Marra ed i referenti territoriali Emanuele Di Nardo, Marilisa Spalatino e Donatello D’Alberto.

Diversi i temi affrontati. La Antenucci ha posto l’accento sulle diverse realtà che compongo il movimento, molte delle quali provenienti dal mondo associativo e del volontariato. Tre i punti fondamentali da portare avanti soprattutto con un’ottica locale: la lotta alla criminalità che sta cercando spazi utili in Abruzzo, uno sviluppo del lavoro rispettoso delle caratteristiche del territorio e un ritorno all’equità sociale. Ranni, rappresentante dei Verdi, ha voluto porre l’accento sulle tematiche care al movimento ecologista tra cui sviluppo dell’agricoltura biologica e un’attenzione maggiore all’impatto ambientale degli insediamenti industriali.

Per Marco Fars il vero voto utile è quello da assegnare a Rivoluzione Civile: "Se riusciamo a far eleggere un senatore in Abruzzo, oltre ad avere in Senato una persona dalle indubbie capacità come Alfonso Mascitelli, sottraiamo un posto alla Destra. E si parla spesso di voto utile, ma a chi? Bersani, Monti e Berlusconi rappresentano l’architrave dello smantellamento del diritto al lavoro nel nostro paese. In questa campagna elettorale dobbiamo far capire che pur venendo da esperienze politiche diverse abbiamo un obiettivo comune”.

Il senatore Mascitelli, infine, ha sottolineato: "La nostra rivoluzione parte dal rovesciamento delle priorità: temi del lavoro e della legalità vanno messi al primo posto, rispetto alle spese per gli armamenti, alle agevolazioni alle fondazioni bancarie che costano quasi quanto la riforma previdenziale della Fornero e alle costose e spesso inutili opere infrastrutturali messe in programma".

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