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Don Pascual Chávez, nono successore di Don Bosco, tra i giovani della diocesi di Chieti-Vasto

Il Rettor Maggiore dei Salesiani all'assemblea annuale svoltasi a Fossacesia

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"È una grande gioia averla tra noi! Il nono successore di don Bosco in mezzo ai giovani di questa diocesi, che bello!" 

Con questa frase mons. Bruno Forte, vescovo della diocesi di Chieti-Vasto, ha aperto il convegno diocesano dei giovani dal tema "Credere in Gesù e seguirlo... è bello!", salutando e dando il benvenuto a don Pascual Chávez che in via del tutto straordinaria, fa visita e partecipa ad un evento diocesano come questo.

L'annuale convegno che quest'anno si è svolto a Fossacesia è un evento rivolto ai giovani che da anni la Pastorale Giovanile della diocesi di Chieti-Vasto organizza con tanta cura: due giornate intense di testimonianze, riflessioni, condivisione e preghiera, oltre ai momenti di comunione e svago, che fanno da corona ad un fine settimana formativo e di "pausa" in un periodo 'confusionario' come quello natalizio. Tanti ragazzi di tutte le età hanno accettato l'invito di Padre Bruno per ascoltare la testimonianza viva del don Bosco di oggi, eccezionalmente presente in questa piccola diocesi abruzzese.

Nel prendere la parola, don Pascual ha ringraziato il vescovo per questa bella occasione di incontro con i giovani della sua diocesi ed anche per avergli fatto visitare il Santuario del Volto Santo di Manoppello, paesino in provincia di Chieti, dove viene custodita la tela con cui la Maddalena asciugò il volto di Gesù che era in cammino verso il luogo della sua crocifissione. "Un'emozione inspiegabile - ha detto il Rettor Maggiore - mi sono anche commosso nel vedere il volto di Nostro Signore Gesù Cristo chiaramente impresso su quella tela". Poi, riferito al vescovo Forte, ha detto che fin da quando hanno partecipato al Sinodo dei Vescovi, è rimasto colpito dal suo amore verso Gesù e dal modo con cui, anche nella preghiera che ha aperto il convegno, riesce a trasmettere a tutti, ed in particolare ai giovani, il grande sentimento di amore verso Dio.

Una testimonianza, più che una conferenza, quella di don Pascual che nel suo discorso ha sottolineato numerose volte la problematica dell'essere cristiani al giorno d'oggi. Fare comunione, testimoniare la salvezza del nostro Dio in gruppo, innamorarsi di Gesù prima di dare testimonianza, sono questi i temi toccati più volte dal Rettor Maggiore, che, come sempre, ha chiuso il suo intervento con uno sprono agli attenti ascoltatori presenti in sala: "Non sprecate la vostra giovinezza, voi che siete chiamati ad essere protagonisti della vostra crescita in Italia, in Europa, nel mondo. Per cortesia - ha concluso - non siate spettatori della vostra vita!"

Al termine del suo intervento, alcuni momenti di condivisione di gruppo a seguire, i giovani hanno riportato al Rettor Maggiore le loro impressioni e dopo un breve momento di condivisione tra i giovani, mons. Bruno Forte e don Pascual. Stesso stile questa mattina, con il primo intervento nuovamente a cura del Rettor Maggiore e la condivisione coordinata da don Nicola Florio, delegato della Pastorale Giovanile della diocesi.Culmine dell’evento è stata la Messa presieduta dal vescovo, concelebrata da don Pasqual e tutti gli altri sacerdoti che non hanno voluto perdere quest’importante appuntamento.

Felicissimo di aver partecipato, il Rettor Maggiore dei salesiani ha salutato tutti al termine della celebrazione dando tre suggerimenti ai giovani:
1 - Invito a camminare nella vita lasciando le orme affinchè possano essere seguite da qualcun’altro;
2 - Cercare di essere dei punti di riferimento, nuotare controcorrente rispetto alla cultura odierna che porta ad un’automatica “scristianizzazione” e quindi, di conseguenza, avere grande personalità nell’affrontare il mondo d’oggi;
3 - Avere un grande desiderio nel cuore, camminare sempre con lo sguardo innalzato verso il Signore e contemplarlo nella sua immensa bellezza.

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