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'Meglio a casa che cedere al ricatto di maggioranze rimaneggiate, trionfo dell'ingovernabilità'

Sulle 'tensioni' con il Psi il sindaco Lapenna non chiude al partito, ma dovranno essere i partner della coalizione a decidere

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La Giunta non si tocca, la maggioranza resta quella decretata dalle urne e sull’ingresso dei Socialisti nell’Esecutivo nessuna chiusura a priori, saranno i partiti della coalizione a decidere: tre passaggi essenziali per sintetizzare quanto rimarcato dal sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, al termine del vertice di maggioranza svoltosi ieri mattina.

 

Sul tavolo le richieste, avanzate dai Socialisti: ingresso nell’Esecutivo, confronto sui nodi del programma elettorale, riduzione del numero degli assessori. Richieste avversate dai partiti della coalizione a guida della città: Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori e Giustizia sociale. Una questione politica cui la politica dovrà trovare una soluzione e dovrà farlo in fretta, visto che in gioco c’è il futuro della città.

 

Per domani, alle 18, è già stata convocata una riunione dei segretari dei partiti della coalizione ed anche i vertici provinciali e regionali del centrosinistra sono impegnati nell’opera di mediazione con il Psi. Al summit di ieri mattina erano assenti i rappresentanti del Psi, come già annunciato, ma anche Domenico Molino, impegnato nella campagna per le Primarie in favore di Renzi, Maria Amato e Antonio Spadaccini, per motivi di lavoro, ed il segretario del Pd vastese, Antonio Del Casale, per ragioni di studio. Al centro del confronto un documento presentato dal sindaco il quale, alle riflessioni politiche, ha affiancato un lungo elenco di iniziative e progetti in corso di realizzazione. “A questa Amministrazione manca l’orgoglio di rivendicare il lavoro svolto”, ha esordito Lapenna con un certo rammarico, a sottolineare come la comunicazione, sino ad oggi, sia stato il punto debole di un Esecutivo che profonde il suo massimo impegno. E, a conti fatti, sembra che Vasto stia davvero risalendo la china per riacquistare un ruolo di primo piano. Il Prg del Porto di Punta Penna sta per essere adottato, Vasto sarà la prima citta’ d’Abruzzo ad avere un Prg portuale ed anche per il dragaggio dei fondali ci sono buone notizie: il Comune di Vasto sarà stazione appaltante, ed è la prima volta che accade. Poi il Parco della Costa Teatina, entro il 31 dicembre prossimo sarà definita la perimetrazione, i fondi ci sono, ed anche in questo caso sara’ il Comune di Vasto, forte del 42% delle aree interessate, stazione appaltante di un progetto di primaria importanza a livello nazionale. Porto e Parco rappresentano due investimenti essenziali per il futuro della città, cui l’Amministrazione Lapenna ha lavorato alacremente, ai quali si affiancano decine di interventi: dalla nuova perimetrazione per la media distribuzione alle regole certe date in campo edilizio. “Quando ci siamo insediati, nel 2006 – ha tenuto a sottolineare il sindaco – a Vasto regnava l’abusivismo sia nel commercio sia in edilizia, non a caso, in questi anni, ci sono stati 17 sequestri da parte della magistratura”.

 

E poi la riqualificazione del mercato di Santa Chiara, attraverso fondi della Camera di Commercio e del Comune; la sistemazione di via San Rocco, un impegno assunto con i cittadini, che il Comune avvierà entro i primi sei mesi del 2013, mentre a giorni partirà la gara per la realizzazione della piattaforma ecologica che permetterà di portare la raccolta differenziata al 70%; la messa a norma degli edifici pubblici e delle scuole. “Nel 2006 solo il 13% delle scuole era a norma, oggi siamo al 70% e stiamo lavorando per gli ultimi interventi”, ha detto Lapenna. Ma anche il completamento del sistema informatico comunale, il Piano Tratturi, i bandi per Taxi e Chioschi, il Piano Cervellati per il centro storico che sta per diventare esecutivo, il progetto per la sistemazione dell’area via Tre Segni-piazza Marconi-Loggia Amblingh, i lavori per la riqualificazione urbana delle case Ater di viale Dalmazia alla Marina che sta per partire, il lavoro per la concretizzazione dei Distretti Turistici, finalmente approvati in Regione, e la Trasparenza amministrativa che oggi non è più solo un concetto carico di aspettative. Insomma, per la prima volta, Lapenna ha rivendicato per davvero quello che le sue Amministrazioni sono riuscite a fare per la città. Un lavoro che deve essere completato e che non meriterebbe di essere interrotto da una crisi politica.

 

Perché la crisi, il sindaco Lapenna non l’ha negato, potrebbe essere dietro l’angolo, innescata da quello stesso Psi che sta lavorando alle primarie del centrosinistra a sostegno del candidato Bersani. Una spada di Damocle che Lapenna, ieri, incontrando i giornalisti, ha dimostrato di non temere affermando che “il sindaco farà quello che i partiti della coalizione gli indicheranno”, ma anche ribadendo che “senza i numeri in Consiglio comunale non vado”. Come a dire: “Se i Socialisti passano all’oppposizione, tutti a casa, serenamente”. E, del resto non ci sarebbe altra soluzione. Neanche un possibile allargamento della maggioranza in Consiglio comunale sarebbe accettabile. Lapenna è stato categorico: “La maggioranza resta quella decisa dai cittadini alle elezioni, se in Consiglio le proposte del centrosinistra dovessero incontrare il sostegno di forze del centrodestra ben venga ma la maggioranza non si cambia”.

 

Dunque, “meglio a casa che cedere al ricatto di maggioranze rimaneggiate, trionfo dell’ingovernabilità”. 

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