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Castiglione e Primavera: 'Campus Automotive in Val di Sangro essenziale per il superamento della crisi'

Dopo i dubbi di Tagliente le repliche dell'assessore regionale e del presidente di Confindustria Chieti

a cura della redazione
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"Il Campus Automotive è innanzitutto un'azione cardine che il Cipe ha individuato nella delibera del 31/9/2011 con la quale si individuano i Fondi Fas alla Regione Abruzzo. Il Ministero dello Sviluppo Economico nel Campus ha individuato un'azione indispensabile per lo sviluppo economico industriale dell'intera regione, destinando un'apposita misura. E La delibera di Giunta regionale non ha fatto altro che individuare nella Camera di Commercio di Chieti l'Ente attuatore del progetto".

 

Lo ricorda il vicepresidente della Giunta regionale, Alfredo Castiglione, assessore allo Sviluppo Economico in risposta alle osservazioni del consigliere regionale vastese Giuseppe Tagliente (Pdl) che aveva espresso non pochi dubbi sull'utilità concreta di un così corposo investimento, alla luce delle difficoltà attuali del mercato dell'auto.

 

"Tra l'altro - dice ancora Castiglione - la Camera di Commercio di Chieti sarà impegnata con circa 8 milioni e mezzo di euro". Castiglione precisa che "tutte le aziende del settore automotive, ed in primis, Sevel, Pilkington e Honda, hanno espresso grande interesse per lo sviluppo del settore in Abruzzo, anche con specifiche dichiarazioni, pur non essendovene bisogno, ed anche l'intero polo di innovazione si è espresso a favore del Campus. Inoltre, le aziende verranno coinvolte così come la Regione Abruzzo nella fase di progettazione e gestione dei servizi che il Campus produrrà". Per Castiglione proprio quando "Marchionne parla di rallentare gli investimenti in impianti e nuovi modelli, allora la ricerca, che è il core business del campus, diventa indispensabile per il sistema Abruzzo e per l'Italia in generale. Il progetto del Campus mira a sviluppare un sistema automotive relativo ai veicoli commerciali e professionali capace di rafforzare e consolidare la filiera per migliorare le competitività e favorire il radicamento delle grandi imprese fortemente internazionalizzate. Il rispetto per la natura, poi - sottolinea l'assessore - è un fattore prioritario del Campus: le previste e necessarie autorizzazioni sono state già accordate ed è praticamente cantierabile il tutto con un contributo non di 38 milioni di euro di Fas, ma di 32 milioni e mezzo. Collegati alle grandi imprese di Automotive ci sono le Pmi ed assieme costituiscono circa il 70 per cento dell'export abruzzese con una forte incidenza sul Pil regionale. Tra l'altro, le Pmi, solo accanto alle grandi imprese radicate nel settore Automotive, possono guardare agli alti livelli di complessità tecnologica e produttiva richiamata dal mercato. Per ultimo - conclude Castiglione- voglio ricordare al consigliere Tagliente ed agli abruzzesi che il Polo di innovazione Automotive è uno dei promotori del cluster nazionale per i mezzi ed i sistemi della mobilità e svolge azione di coordinamento nazionale".

 

Scommette sul Campus anche Paolo Primavera, presidente di Confindustria Chieti. "Confindustria Chieti, che per ben 8 anni si è adoperata affinchè il progetto del Campus Automotive prendesse vita, non può che trovare sollievo dalle parole dell’assessore Castiglione". Primavera ribadisce come il Campus Automotive si caratterizza oggi più che mai come un’azione indispensabile per il futuro della nostra economia, “è necessario cambiare marcia, puntare sulla ricerca e su alti livelli tecnologici - dice Primavera - solo in questo caso aziende fortemente internazionalizzate potranno trovare reali motivazioni per continuare a produrre qui e ad alimentare tutta quella filiera di PMI che ad oggi annovera eccellenze e alti standard produttivi e qualitativi. La forza e la bontà del progetto - aggiunge - affondano le radici nella folta schiera di aziende che lo sostengono, piccole e grandi, locali e extra regionali, aziende che hanno dato vita al Polo d’Innovazione dell’Automotive, che ad oggi risulta essere il più attivo e efficiente, e che hanno creato la Rete Automotive Italia che abbraccia aziende del settore di Abruzzo, Campania, Basilicata, Puglia e altre regioni del Nord Italia. Il progetto, sostenuto e voluto sin dagli albori dalle grandi aziende del territorio come Honda, Sevel e Pilkington, avrà inoltre delle ricadute positive sull’intera economia e non solo sulle attività legate ai motori, infatti numerose aziende saranno coinvolte nella fase di progettazione, gestione ed erogazione dei servizi. Alla luce di tutto - conclude il presidente provinciale di Confindustria - ciò ci sembra più che mai indispensabile guardare con speranza a questa preziosa opportunità e sentiamo il dovere nei confronti delle aziende associate e di quelle fuori ragione che hanno creduto al progetto di sostenere la realizzazione del Campus, che in questo momento di forte crisi rappresenta l’occasione di riscatto per la nostra economia".

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