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Il tonfo della differenziata a Vasto: i costi lievitano sempre di più e la percentuale di raccolta diminuisce

Dati sconcertanti forniti dal Comune ed ecco l'ordinanza tesa a contrastare il fenomeno del 'pendolarismo' dei rifiuti

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Aumenta la spesa per i rifiuti che è di circa 4,5 milioni di euro, ma la percentuale di raccolta differenziata diminuisce anziché registrare un fisiologico incremento.

 

Sono sconcertanti i dati forniti dal Comune: nonostante l’estensione del servizio porta a porta al quartiere San Paolo e all’Incoronata, rioni a nord della città, è stato raggiunto appena il 39% di materiale separato in casa, 3 punti in meno rispetto al 42% registrato nei mesi scorsi prima che il servizio a domicilio venisse attivato nelle altre zone di Vasto. Un risultato deludente che ha spinto l’amministrazione comunale a correre ai ripari con una nuova ordinanza il cui obiettivo è contrastare il “pendolarismo” dei rifiuti. Sanzioni da 25 a 500 euro per scoraggiare un fenomeno in aumento: mettersi in macchina e cercare il cassonetto più vicino piuttosto che selezionare il pattume che viene ritirato sotto casa dagli operatori della Pulchra, la società pubblico-privata che gestisce il servizio.

 

Spesso la trasferta a caccia del contenitore avviene nelle prime ore del mattino per poter agire indisturbati. «I cittadini devono attenersi alle regole e fare correttamente la raccolta differenziata», rimarca l’assessore all’ambiente, Anna Suriani, «serve un salto di qualità per non vanificare quanto fatto finora».

 

Il sindaco, Luciano Lapenna, non usa mezzi termini. «I costi che il Comune affronta sono troppo elevati», dice, «o si fa la raccolta differenziata come si deve oppure si torna indietro. Vedo un grande impegno, ma non registro una crescita del senso civico. La nuova ordinanza e le sanzioni previste sono un tentativo estremo per contrastare l’abbandono dei rifiuti».

 

Su sanzioni, denunce e controlli (anche con l’ausilio di video-camere mobili) si è soffermato il tenente Antonio Di Lena, della polizia municipale. «Il controllo è aumentato, ma è necessario il contributo di tutti», sostiene l’ufficiale, «riceviamo molte segnalazioni telefoniche, ma sono pochi sono i cittadini disponibili a fare denuncia. Ci sono troppi silenzi e molte reticenze».

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