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Albergo e struttura commerciale, i dubbi di Progetto per Vasto: 'Benefici irrilevanti per la città'

I consiglieri Desiati e Bischia non partecipano al voto in Consiglio comunale

a cura della redazione
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Non hanno preso parte al voto, in Consiglio comunale, i rappresentanti di Progetto per Vasto Massimo Desiati e Andrea Bischia relativamente alla questione della 'lottizzazione Litos' con il progetto di realizzare un grande albergo ed una struttura commerciale di media distribuzione nell'area della Circonvallazione Istoniense. 

 

Questo perché, a loro giudizio, i benefici sono irrilevanti per la comunità vastese.

 

"Nel comparto, esteso per circa 18.000 mq, il progetto prevede la costruzione di un ipermercato ed un hotel. Su di esso insistono terreni di proprietà della Litos, di altro privato per 522 mq e del Comune di Vasto per 2000 mq. Il gruppo di Progetto per Vasto non ha partecipato alla votazione, ritenendo molto scarso il beneficio che il Comune, e per esso la comunità vastese, otterrà. Infatti, la partecipazione del Comune, in forza dei suoi 2000 mq, produrrà, quale beneficio, la realizzazione di un parcheggio scoperto, adiacente l’ipermercato, di fatto a servizio della struttura commerciale. Che la nostra città, nella sua parte alta, abbia necessità di strutture ricettive è fuor di dubbio ma la previsione della sua realizzazione, a nostro giudizio, appare essere più un alibi per giustificare l’edificazione e l’apertura di un nuovo ipermercato che altro. Ed infatti, in forza dell’approvazione della convenzione e nell’applicazione di norme che lo consentono, mentre per l’iper si profila l’immediata concretizzazione, per l’hotel, per dichiarazione della 'Litos' stessa, l’atto approvativo darà solo la possibilità ai proponenti di iniziare le trattative per la ricerca di finanziatori interessati alla sua realizzazione. In definitiva, nulla di certo; nel senso che l’hotel potrebbe essere costruito chissà quando, sempre che lo si voglia realizzare… Si evidenzia così che vero business dell’intera operazione è l’ipermercato. Il Comune, quindi, ha avvallato il tutto senza alcuna certezza, per di più ottenendo un beneficio irrilevante. Nel momento in cui l’amministrazione comunale compie sforzi per alienare propri beni immobili e così far cassa, il Consiglio, impegnando un terreno comunale, consente la partecipazione ad un progetto che non porta un euro a fronte dell’impegno di un proprio bene immobile. C’è da aggiungere, tra l’altro, che il Comune, prima di aderire alla Convenzione, non ha ritenuto far compiere alcuna stima dall’Ufficio Tecnico Erariale che determinasse il valore effettivo del terreno in questione, anche al solo fine di valutarne il peso finanziario nei valori dell’intera operazione. Da tutto ciò è derivata l’opportuna mancata partecipazione al voto del nostro gruppo consiliare".                       

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