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Pilkington in crisi: mobilitazione contro esuberi e ridimensionamento

Mercoledì nuovo vertice azienda-sindacati dopo il recente incontro multinazionale in Germania

a cura della redazione
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La crisi mondiale della Nippon Sheet Glass e gli effetti sullo stabilimento Pilkington di Piana Sant'Angelo a San Salvo al centro delle preoccupazioni nel territorio del Vastese. Gli annunciati esuberi e le risultanze, per nulla incoraggianti, del recente incontro a livello multinazionale del gruppo tenuto nei giorni scorsi in Germania, ripropongono all'attenzione generale la necessità di rimettere i temi dello sviluppo e dell'occupazione al primo posto.

 

"La vertenza Pilkington è la punta dell’iceberg - commenta Giuseppe Rucci, segretario provinciale della Filtcem-Cgil -. La decapitazione del sito produttivo di Piana Sant’Angelo e il trasferimento di uffici vitali per l’azienda in Polonia e Inghilterra è una perdita incommensurabile per l’intera regione. Un male letale che potrebbe provocare drammatiche metastasi. Il governatore, Gianni Chiodi, l’assessore Paolo Gatti e il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, non possono più continuare a tacere e a non fare nulla per evitare che accada".

 

Mercoledì nuovo vertice tra sindacati e dirigenti aziendali, nella sede di Vasto dell’Assindustria. Sul tavolo della discussione gli annunciati 210 esuberi ed i successivi 30 licenziamenti. "Un passaggio importantissimo sarà la ricollocazione delle 30 figure professionali che restano senza lavoro a causa della razionalizzazione e delocalizzazione dei loro uffici - dice ancora Rucci -. Noi chiederemo che quei 30 lavoratori vengano riassorbiti in altre mansioni". Mobilitazione, insomma. "Ma intesa come valore aggiunto - conclude il segretario provinciale della Filctem-Cgil -. Il sindacato esorta i lavoratori a fare sacrifici. Da parte nostra c'è la massima apertura e disponibilità al dialogo. Siamo pronti a rimboccarci le maniche per il bene dell’azienda e dell’economia del territorio e disponibili a fare fronte unico". Per la questione degli esuberi si proverà a renderne meno pesante l'impatto con la proposta dei contratti di solidarietà per l'intera forza lavoro dello stabilimento.

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