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Assemblea nazionale dei segretari di circolo del Pd, a Roma Del Casale e Moro

Fari puntati sulle relazioni e prospettive delineate dal leader Bersani

a cura della redazione
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Sabato 23 giugno, presso la Fiera di Roma, si è svolta l'Assemblea Nazionale dei Segretari di Circolo, momento di riflessione e di dialogo fra il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani ed i 1.623 segretari democratici radicati su tutto il territorio italiano.


A rappresentare il comprensorio del Vastese il segretario cittadino di Vasto Antonio Del Casale ed il segretario di zona Carlo Moro.

 

"L'analisi del Pd su scala nazionale - commenta Del Casale - ha evidenziato un partito rinnovato anagraficamente con l'età media dei suoi segretari che si attesta intorno ai 44 anni di cui un terzo con un'età compresa tra i 20 e i 30 anni. I tratti salienti emersi dalla relazione finale del segretario Bersani, che ha considerato le indicazioni arrivate dai numerosi interventi dei segretari dei circoli democratici, si possono così riassumere: “Il Pd è una sfida per la modernità e per il futuro della politica, ci attestiamo come il partito del lavoro, della Costituzione, dei territori, della Nazione e dell'Europa, la nostra sfida si gioca per la modernità e il futuro della politica. Il partito è un'infrastruttura di democrazia, possiamo andare fieri di non avere padroni e dobbiamo continuare ad essere gelosi della nostra autonomia, bisogna essere però inclusivi e aprirsi alle nuove esperienze; il Pd deve essere traduttiore degli individui per sentirci parte responsabile e impegnata di un'unica comunità'".


Per Del Casale, sul finale dell'assemblea, è arrivato il passaggio che riguarda le prossime elezioni politiche: “Davanti a noi ci attende la riforma della democrazia rappresentativa, per il Pd non è più rinviabile; noi partiamo dal nostro interno e sceglieremo la nuova classe dirigenti seguendo 3 criteri: primarie aperte per la presidenza del Consiglio e primarie sui territori (nel caso restino le liste bloccate); vincolo dei 3 mandati per i parlamentari democratici e criteri di genere e di merito per la scelta dei futuri candidati parlamentari”.

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