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Prossimo Consiglio comunale a Vasto, in discussione anche la Direttiva Bolkestein

Numerosi i punti all'ordine del giorno e tra questi anche le novità per le imprese turistico-balneari. Lunedì la riunione in seconda convocazione

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La mozione presentata dal consigliere comunale del Partito Socialista Gabriele Barisano, per un allargamento del Comitato di Gestione della Riserva Naturale di Punta Aderci ma anche un ordine del giorno sulla direttiva europea Bolkestein e l’esame delle osservazioni al Piano Demaniale marittimo comunale al centro dei lavori della prossima seduta del Consiglio comunale di Vasto.

 

L’assise civica tornerà a riunirsi in prima convocazione il 15 giugno ed in seconda covocazione il 18. Dodici i punti all’ordine del giorno tra i quali i provvedimenti in relazione al problema degli scarichi a Vasto Marina, i provvedimenti da adottare dopo la sentenza del Tar sulle Norme tecniche di attuazione al Prg, l’esame delle osservazioni al Piano di Recupero del centro storico,un ordine del giorno per sostegno alla pesca, un ordine del giorno presentato dai consiglieri Del Prete e D’Alessandro sulla devoluzione in beneficenza dei gettoni di presenza degli amministratori comunali e il Piano Commercio.

 

“Le discussioni sulla necessità di far coesistere e preservare le aree ricadenti nella riserva naturale regionale di Punta Aderci con le aree confinanti, siano esse agricole, residenziali, turistiche, commerciali o produttive, impone un’immediata rivisitazione ed adeguamento del Cdg della Riserva di Punta Aderci”, aveva evidenziato Barisano, formulando la propria proposta. Da qui la richiesta di arrivare alla costituzione di “un nuovo Cdg composto da: sindaco o suo delegato, responsabile ufficio Ambiente, responsabile Arta, responsabile società affidataria della gestione della riserva, rappresentante associazione ambientalista nazionale, rappresentante di Confindustria, rappresentante dei proprietari dei terreni ricadenti nella riserva”.

 

E potrebbe avere importanti effetti sul nostro territorio la Direttiva Bolkestein, nata per garantire un’effettiva libertà e concorrenza nella UE,  nei “servizi ai consumatori, quali i servizi nel settore del turismo, compresi i servizi ricreativi, i centri sportivi, i parchi di divertimento”, dunque anche le imprese turistico-balneari. L’articolo 12 della Direttiva comunitaria prevede che “qualora il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato per via della scarsità delle risorse naturali o delle capacità tecniche utilizzabili, gli Stati membri applicano una procedura di selezione tra i candidati potenziali, che presenti garanzie di imparzialità e di trasparenza e preveda, in particolare, un’adeguata pubblicità dell’avvio della procedura e del suo svolgimento e completamento”. In tali casi “l’autorizzazione è rilasciata per una durata limitata adeguata e non può prevedere la procedura di rinnovo automatico né accordare altri vantaggi al prestatore uscente o a persone che con tale prestatore abbiano particolari legami”. Una norma cui, dunque, una città turistica come Vasto guarda con attenzione.

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