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Rete dell'emergenza sul territorio da potenziare e Vasto quale 'ospedale di transito'

Articolata nota dell'associazione 'VastoViva': 'Non chiediamo la luna, ma il rispetto del diritto di vivere'

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"I tempi sono maturi per un disegno più adeguato della rete dell’emergenza e soprattutto più equo": l'associazione 'VastoViva', di riferimento di alcuni esponenti del Partito Democratico vastese, tra i quali la consigliera Maria Amato, Angelo Bucciarelli e Raimondo Pascale, torna ad occuparsi delle questioni sanitarie sul territorio e, in particolare, sulla rete dell'emergenza anche alla luce di recenti gravi incidenti accaduti in zona.

 

Tra le urgenze una seconda postazione medicalizzata del 118, organico e strutture di Pronto Soccorso proporzionale alla richiesta, servizi diagnostici h24, personale a bordo delle ambulanze che abbia già fatto esperienza nella emergenza e sia autonomo, efficiente e adeguato al lavoro di equipe, una piazzola di atterraggio per l’elicottero facilmente raggiungibile dall’ospedale ( via Trave? Uno spazio nel realizzando parcheggio in prossimità dell’ospedale?), un percorso certo per il trasferimento in sicurezza del paziente ed un elicottero sul confine con condivisione di utilizzo e di spesa col vicino Molise. "Non chiediamo la luna, ma il rispetto del diritto di vivere", sottolineano i rappresentanti dell'associazione.

 

LA PREMESSA - "I recenti gravi incidenti nella nostra zona - si legge nella nota di 'VastoViva' - ripropongono lo scottante problema della rete della emergenza urgenza nel territorio del Vastese. Di necessità virtù: dopo il riordino della rete ospedaliera noi siamo sempre più un ospedale di transito. Nella emergenza infatti il 118 passa dal Pronto Soccorso di Vasto, i pazienti vengono stabilizzati, viene dato un indirizzo di diagnosi e poi vengono trasferiti nel posto 'giusto' per essere curati (Neurochirurgia di Pescara,  Chirugia vascolare Chieti, Chirurgia toracica Chieti o Pescara, Emodinamica Chieti o Pescara, Radiologia interventistica Chieti o Avezzano). Se deve essere ospedale di transito lo vogliamo di eccellenza, che nel linguaggio comune è fare le cose presto e bene, perché abbiamo la storia , l’esperienza e le persone per realizzarlo:  dopo i tagli è finalmente tempo di investimenti. Delle due ambulanze una sola ha il medico a bordo ed è frequente che debbano uscire contemporaneamente in direzioni opposte, Casalbordino/ San Salvo, Vasto nord/Trignina, montagna/mare. Quando il paziente arriva in ospedale trova in Pronto Soccorso operatori generosi, ma sia la tipologia della struttura che l’alta affluenza di pazienti rappresentano il primo collo di bottiglia. I servizi, Laboratorio, Radiologia e Centro trasfusionale lavorano h12, cioè la notte deve essere chiamato il reperibile da casa con l’allungamento dei tempi che questo comporta. In radiologia di notte non si fa la RNM, i medici sono pochi per garantire anche questo servizio e le attrezzature per l’assistenza del paziente critico  in RNM non sono tutte adeguate. Una volta orientata la diagnosi con un po’ di fortuna si trova un posto negli ospedali provinciali vicini, se è giorno si può sperare nel trasferimento con l’elisoccorso. Troppi se e troppa fortuna per una organizzazione dell’emergenza moderna e che si rispetti". Da qui la serie di richieste per una struttura di emergenza realmente efficace ed al passo delle aspettative di cura e supporto sanitario adeguato richiesti dalla popolazione.

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