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Cala il sipario sulla vicenda giudiziaria del Club 'Lulù': assoluzione per i tre coinvolti

La sentenza del Gup del Tribunale di Vasto. Gli arresti scattarono ad agosto 2010 con accuse di favoreggiamento della prostituzione

a cura della redazione
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Assoluzione piena, perché il fatto non sussiste. Il Gup del Tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, ha posto oggi la parola fine sulla vicenda giudiziaria scaturita dall'indagine sul circolo privato 'Lulù' di corso Mazzini a Vasto.

 

Ad inizio agosto del 2010 furono arrestati, con le accuse di favoreggiamento della prostituzione Nunzio Bomba, oggi 35enne, di Castel Frentano, Giancarlo Piva, 58 anni, di Cisterna di Latina, e Giuseppe Filippetti, 57 anni, di Roma. Secondo le accuse i tre, in concorso tra di loro e a vario titolo, avevano aperto e gestito il locale, al centro della città, apparentemente come circolo privato, ma dove di fatto era possibile chiedere ed ottenere prestazioni sessuali, denominato 'Club Lulù'.

 

Oggi la sentenza, con il rito abbreviato, che ha fatto calare il sipario su una vicenda che fece non poco scalpore in città. I legali degli accusati, gli avvocati Alessandro Orlando e Antonio Ottaviano sono riusciti a dimostrare l'insussistenza delle accuse per i loro assistiti. Secondo i legali il club era un circolo privato in cui erano i clienti a organizzare serate e giochi a tema, senza il coinvolgimento dei gestori del club. Gli arrestati trascorsero 26 giorni in carcere. 

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