Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

NON POCHE FIBRILLAZIONI NELLA MAGGIORANZA DI CENTROSINISTRA A VASTO

a cura della redazione
Condividi su:
Acque agitate, negli ultimi giorni, all'interno della maggioranza di centrosinistra che governa la città del Vasto. Prima il duro botta, risposta e controrisposta tra l'assessore alle Politiche sociali di Rifondazione Comunista, Eliana Menna ed il vice presidente del Consiglio comunale della Margherita Riccardo Alinovi (vicenda che avrà a quanto pare strascichi anche giudiziari con la querela di Alinovi nei confronti dell'assessore), poi, quasi in contemporanea, la denuncia della ''debolezza'' del sindaco da parte di un foglio di informazione locale molto vicino alla Margherita - il primo partito in città - diretto giornalisticamente dal vice sindaco ed assessore al Turismo, Nicola Del Prete. Frasi del tipo: ''Luciano Lapenna comincia a dare, magari senza accorgersene, l'immagine di un sindaco debole, fragile, lento, inafferabbile, inconcludente'' oppure, a proposito di alcune brutte figure rimediate dalla città (caso ''multe pazze''), ''cosa lo costringe a questa sciatteria che non gli appartiene?'' danno esatto conto dell'esistenza di fibrillazioni di sicuro di non trascurabile portata. La critica, in effetti, non è per niente leggera e vengono chiamati in causa pure alcuni componenti della stessa Giunta Lapenna negli interrogativi: ''Gli assessori sono tutti competenti e di qualità? Se così non è, si possono cambiare. Se è stato un errore grossolano nominare i primi classificati, si può ancora rimediare''. Dopo poco più di quattro mesi di amministrazione, insomma, ecco uscire le prime 'crepe'. Nello stesso organo di informazione, comunque, non mancano gli stimoli e le esortazioni, diretti allo stesso Lapenna, affinché ritrovi quello spirito di gruppo che ha permesso di vincere le elezioni della passata primavera e di progettare quel cambiamento che i vastesi si aspettano. La questione, a giudizio del capogruppo dei Democratici di Sinistra in Consiglio comunale, Nicolangelo D'Adamo, è riconducibile, almeno a riguardo dell'ultima polemica Menna-Alinovi, a ''futili motivi''. ''Scarsa conoscenza delle competenze di ruolo, voglia di piantare bandierine, una maggiore richiesta di visibilità per dimostrare al proprio elettorato di esserci, scarsa dimestichezza ad ascoltare anche le ragioni e i linguaggi - non sempre politicamente corretti - degli altri, e via dicendo''. Uno stato di disagio, e comunque, sempre per D'Adamo, un ''sintomo di lacerazione da non sottovalutare'', per il quale s'invoca l'intervento dello stesso sindaco per cercare di raddrizzare la rotta. Stato di fatto che, sulla sponda centrodestra, trova il commento di Giuseppe Tagliente del Comitato Civico, avversario di Lapenna nello scorso turno elettorale comunale. ''Le contraddizioni, la litigiosità e la superficialità dei comportamenti dell'amministrazione Lapenna, come previsto stanno venendo a galla''. Per Tagliente la questione è riconducibile alla volontà della Margherita di contare ancora di più in seno al governo cittadino, mettendo all'angolo i partiti minori della coalizione.
Condividi su:

Seguici su Facebook