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Riconversione Golden Lady, vertice sindacati-proprietà anticipato. Attese 'buone nuove'

Fari puntati sull'insediamento in Val Sinello. In ballo il futuro dei 382 lavoratori a rischio.

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Vertice anticipato a giovedì pomeriggio, presso la sede dell’Assindustria a Chieti. Era inizialmente programmato il 25 maggio un nuovo incontro tra sindacati, proprietà ed istituzioni per fare il punto sulla possibile riconversione industriale della Golden Lady, in Val Sinello a Gissi.

 

Ora questo passaggio che sembra poter essere foriero di ‘buone nuove’, nell’ambito di un percorso, avviato mesi fa, teso a limitare l’impatto della dismissione dello stabilimento tessile e, soprattutto, a garantire una nuova prospettiva occupazionale ai 382 dipendenti a rischio, donne per la gran parte, ed attualmente in cassa integrazione (la fine a novembre).

 

I rappresentanti dei lavoratori non si sbilanciano e preferiscono mantenere la cautela e la prudenza in ordine alle diverse ipotesi circolate negli ultimi tempi che vorrebbero un paio di aziende interessate a subentrare alla Golden Lady nel Vastese ed a mettere in campo insediamenti nel settore manufatturiero e tessile con il riassorbimento, è l’auspicio, della gran parte della forza lavoro in bilico. Segnali comunque incoraggianti, dopo un periodo, lungo e complicato, nel quale spesso è sembrato prevalere lo sconforto per come andata avanti una vertenza spinosa e per certi versi sfiancante, in modo particolare per i dipendenti e per le loro famiglie.

 

Ma l’opera, anche sottotraccia, specialmente del sindacato, non è mancata e se ne attendono, a questo punto, i migliori frutti.

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