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Questione biomasse a Punta Penna e le 'giravolte' della politica

D'Alessandro (ApV) ribadisce il 'no' ai progetti in itinere rilevando le tante contraddizioni sull'argomento

a cura della redazione
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"È interesse di Vasto e dei suoi cittadini avere centrali a biomasse a Punta Penna? Questa è l’unica domanda da porsi. La nostra risposta è no, nessun interesse": Davide D'Alessandro, consigliere comunale di Alleanza per Vasto, in procinto di aderire a Futuro e Libertà per l'Italia, torna ad esprimersi sulla questione dei progetti di centrale a biomasse in itinere nell'area industriale del porto a ridosso della riserva naturale di Punta Aderci. Ribadisce il 'no', ma ricostruisce anche quelle che sono le 'giravolte' della classe politica ed amministrativa vastese relativamente alla questione. D'Alessandro prende spunto dalla nota contenuta tra le pieghe del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica promosso dal Comune di Vasto contro il progetto della 'Istonia Energy' in via don Pino Puglisi dove si legge: “La palese inadeguatezza del sito prescelto dalla Istonia Energy, peraltro, veniva immediatamente stigmatizzato dal Comune di Vasto che, nella conferenza dei servizi del 02.10.2006, esprimeva contrarietà e perplessità sulla individuazione del sito, siccome posto anche nei pressi della suddetta Riserva Naturale di Punta Aderci. Dunque, considerando che le centrali a biomasse sono classificate, ex art. 216 TULLS R.D. n. 1265/34, tra gli insediamenti Insalubri ex D.M. 5 settembre 1994, ossia tra le attività per le quali la nocività per l’ambiente e la salute umana si presume, si impone l’annullamento dell’autorizzazione gravata, in aggiunta, alla immediata sospensione dei suoi effetti”. Rileva D'Alessandro: "Se il Comune stigmatizza nel 2006, perché non stigmatizza più nella conferenza dei servizi del 31 marzo 2011? Se la nocività per l’ambiente e la salute umana si presume, perché nella conferenza dei servizi suddetta è stato espresso parere favorevole? Perché durante l’ultimo Consiglio comunale è stata respinta la mozione ideata e presentata dal collega Della Porta e dal sottoscritto che impegnava Sindaco e Giunta alla delocalizzazione? Purtroppo, giorno dopo giorno, la vicenda delle centrali a biomasse, e di quant’altro si prepara nella zona più suggestiva della nostra città, assume contorni inquietanti. La classe politica - rimarca -, chiamata a tutelare le bellezze naturali, sembra predicare in un modo e razzolare in un altro. Dire una cosa di giorno e farne un’altra di notte. La sensazione, che diviene sempre più certezza, è che non si è voluto e non si vuole impedire ciò che è stato sancito da tempo: Punta Penna esposta a ogni tipo di insediamento. Non c’è bisogno di essere o dirsi ambientalista per cogliere il balbettio della politica, l’incapacità della politica di assumersi la responsabilità della decisione, magari andando anche contro chi ritiene, da imprenditore e legittimamente, di fare i propri interessi. Ma i politici, tutti i politici, sono chiamati a fare sempre e soltanto gli interessi di Vasto e dei suoi cittadini. È interesse di Vasto e dei suoi cittadini avere centrali a biomasse a Punta Penna? Questa è l’unica domanda da porsi. La nostra risposta è no, nessun interesse".
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