Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Acquisto di auto usate con truffa e assegni 'clonati': cinque denunce della Polizia

Associazione a delinquere la contestazione: quattro vastesi coinvolti

a cura della redazione
Condividi su:
Quattro i vastesi coinvolti in un'operazione della Polizia tesa ad interrompere le attività illecite messe in campo da un gruppo di cinque persone e concretizzatesi in una serie di truffe nell'acquisto di automobili usate in Abruzzo e nel vicino Molise. Il primo contatto avveniva tramite l'iniziale scambio di informazioni attraverso un paio di siti internet, destinati alla promozione di offerte di vetture, anche di grossa cilindrata e di valore economico non indifferente. Deferiti all'autorità giudiziaria - associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed al falso materiale è la contestazione - B.S. (31 anni), M.A. (25), S.D. (50) e Z.P. (45), tutti di Vasto, e C.M. (40) di Montesilvano. A ricostruire la vicenda, questa mattina nel corso di una conferenza stampa presso gli uffici del Commissariato di Polizia di via Bachelet, sono stati il dirigente e vice questore Cesare Ciammaichella e l'ispettore Antonio Pietroniro. Il 'modus operandi' del gruppo era questo: l'"affare" avveniva il venerdì pomeriggio e la cessione dell'auto concretizzata attraverso il pagamento con assegni circolari solo apparentemente validi, ma in realtà 'clonati' attraverso sofisticate tecniche di contraffazione. All'appuntamento con il venditore si presentavano generalmente in tre, l'acquirente e due soggetti che si qualificavano, di solito, uno come il suocero e l'altro come un congiunto. Solo qualche giorno dopo, alla riapertura delle banche, l'amara constatazione del pagamento 'fasullo' e del raggiro subito. Cinque i casi al momento scoperti dalla Polizia con altrettante auto finite sotto sequestro preventivo in attesa della riconsegna ai legittimi proprietari. Truffe avvenute in tutto Abruzzo, ma anche nel Basso Molise. Un paio di vetture avevano già preso la destinazione del Nord Europa, bloccate tra Austria e Germania per un ulteriore 'piazzamento'. L'attività, secondo quanto ricostruito dalla Polizia, non è datata ed in qualche maniera anche la recente normativa della limitazione dell'uso di denaro contante per i pagamenti ha favorito ed ulteriormente 'ispirato' l'azione dei truffatori. La stessa Polizia invita a diffidare di talune situazioni di compravendita ed a denunciare casi simili qualora coinvolti in episodi del genere.
Condividi su:

Seguici su Facebook