E' stato annullato dai giudici della Corte di Cassazione il sequestro preventivo, disposto dalla Procura di Vasto, di una somma di 250.000 euro a carico del notaio Camillo Litterio.
La Corte, accogliendo l'istanza presentata dai difensori, gli avvocati Giovanni Di Biase e Giovanni Cerella, ha ritenuto che la somma, prelevata in banca dai figli del professionista dopo l'arresto del professionista, non fosse pertinente relativamente ai presunti illeciti che sono stati contestati a Litterio: peculato, evasione fiscale e sottrazione fraudolenta di beni all'attività esecutiva dello Stato.
Quei soldi erano stati prelevati con l'accensione di un mutuo per pagare i debiti di imposta.