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Nuove povertà che avanzano, la crisi si sente. L'impegno della Caritas diocesana

Sostegni alle famiglie in stato di bisogno

a cura della redazione
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Avanzano le cosiddette ’nuove povertà’. La perdita del posto di lavoro o la fase, temporanea ma non troppo, della cassa integrazione e della mobilità aggrava le situazioni di molte famiglie, anche del comprensorio del Vastese, e sono sempre di più coloro che si rivolgono alla Caritas diocesana per chiedere un sostegno. La Mensa di via Buonconsiglio sforna una cinquantina di pasti al giorno ed i numeri, dall'apertura di qualche anno fa, sono costantemente in aumento. Ed è mutato anche il ‘profilo’ degli assistiti. Se prima la stragrande maggioranza era rappresentata dagli immigrati, adesso è anche rilevante la domanda ‘locale’. “C’è chi fa fatica a pagare affitti e bollette e allora risparmiare almeno sul pranzo può essere importante”, dicono alla Mensa Caritas. La fotografia dei ’nuovi poveri’ non manca. Lavoratori precari con stipendi che al massimo arrivano ad 800 euro e famiglie costrette a fare i conti anche con la mancanza di un unico reddito a disposizione quando non si ha diritto al beneficio degli ammortizzatori sociali. E poi i pensionati. Don Gianfranco Travaglini, parroco di San Giuseppe a Vasto, è uno dei due direttori della Caritas diocesana ed è responsabile dei centri d'ascolto e formazione della diocesi, sottolinea come siano davvero tanti i casi di difficoltà che gli si sono presentati davanti. Fortuna che dalle nostre parti l’impatto della crisi è stato comunque meno pesante per la tenuta dei grandi complessi industriali della zona (Pilkington e Denso su tutti), ma altre realtà destano profonda e sincera preoccupazione. E, molto spesso, c’è chi stringe i denti in silenzio, seppur con le minate stabilità familiari e relativi e pesanti disagi socio-economici sopportati. L'arcidiocesi di Chieti-Vasto, alla fine del 2009, ha voluto realizzare il microcredito etico-sociale, affiancato al ‘Prestito della Speranza’ della Cei: fondi prestati a soggetti in chiaro stato di bisogno, che poi lo restituiranno attraverso rate di piccola entità, senza interessi, in un periodo di tempo che può variare tra i 3 ed i 5 anni. “In un anno e mezzo - evidenzia Franco Silvestri, responsabile del microcredito per l'arcidiocesi di Chieti-Vasto - sono stati elargiti 106 prestiti per un ammontare di 424 mila euro”. E c’è la necessità di integrare i fondi per poter garantire ulteriori prestiti. Chi volesse contribuire può versare una propria offerta sul conto corrente numero 72479645 intestato, alla'Arcidiocesi Chieti-Vasto, Caritas diocesana, con l'indicazione della causale"Microcredito 2011.
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