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Sigilli, simbolici ma non troppo, alle sedi di Equitalia: il 'blitz' di Forza Nuova

'Colpito' anche l'ufficio di via Giulio Cesare a Vasto

a cura della redazione
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Nella notte fra il 15 e 16 giugno, Forza Nuova ha simbolicamente chiuso le agenzie Equitalia di Pescara, Teramo, Chieti, Lanciano e Vasto con nastro bianco-rosso e volantini. Il messaggio è di contestazione a quello che viene definito come "un perverso meccanismo di calcolo delle sanzioni, da parte di Equitalia, che ha evidenti falle e che rischia di portare al collasso un’intera nazione colpendo in maniera ingiustamente chirurgica le piccole e medie imprese e decine di migliaia di famiglie ‘colpevoli’ di possedere una casa di proprietà - sottolinea Marco Forconi, coordinatore regionale di Forza Nuova Abruzzo -. Un sistema di riscossione - aggiunge - che lo stesso ministro Tremonti ha definito 'distorto' anche perché, spesso, il problema non termina pagando discutibili more, che sforano largamente il tetto dell’usura, ma si appesantisce con l’interminabile giro che il debitore deve effettuare fra uffici, call center, banche ed avvocati per vedersi paradossalmente riconosciuta, nella maggior parte dei casi, la propria ragione". Forza Nuova, "idealmente vicina a tutte quelle associazioni e singoli cittadini che oggi manifesteranno a Roma proprio contro le iniquità di Equitalia", reclama l’inviolabilità della prima casa e dei mezzi di lavoro delle imprese, il ritiro dell’art. 29 del decreto Legge 78 (con il quale dal 1° luglio Equitalia potrà pignorare stipendio, casa e risparmi entro 60 giorni da una semplice notifica) e, soprattutto, l’istituzione di un fondo di solidarietà permanente costituito dalla tassazione degli utili bancari.
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