Avevano entrambi un atteggiamento sospetto, erano piuttosto spaventati per quella perquisizione accurata fatta all'interno della loro autovettura. Alla fine hanno ceduto di fronte all'insistenza degli agenti di Polizia consegnando loro un involucro contenente 230 grammi di eroina. Così come non hanno opposto resistenza al loro arresto. Finiscono in carcere due coniugi Carmine Di Rocco, 38enne e Rosaria Bevilacqua, 44enne, nomadi di San Salvo. Lui già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio, lei incensurata. Tutto è avvenuto durante i consueti controlli del territorio predisposti lungo la Statale 16 bis, arteria molto battuta da autotrasportatori che troppo spesso diventano preda di rapinatori. Già all'alt della Polizia la donna si è mostrata da subito particolarmente agitata, tant'è che poco dopo è stata lei stessa a consegnare spontaneamente l'involucro la droga. Eroina pura in un unico pezzo, ancora da tagliare e suddividere in dosi. Poi i due si sono chiusi nel mutismo più assoluto. I coniugi non hanno fornito indicazioni - così come affermato dagli inquirenti - né in merito alla piazza di provenienza dell'eroina, né tantomeno sulla sua destinazione finale (si ipotizza il mercato della zona di San Salvo e Vasto). Accertamenti sono in corso sia per ricostruire il percorso illecito dell'eroina sequestrata. Di Rocco e la Bevilacqua, dopo le formalità di rito, sono stati rispettivamente associati l’uno alla casa circondariale di Lucera, l'altra in quella di Foggia, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucera.