A Davide D'Alessandro, coordinatore cittadino di Alleanza per Vasto, che manifesta pieno sostegno a Mario Della Porta in vista del ballottaggio, dopo l'apparentamento siglato da Nicola Del Prete candidato sindaco del Nuovo Polo per Vasto sostenuto da ApV, replica Giuseppe Forte, presidente del Consiglio comunale uscente e capolista del Partito Democratico al recente primo turno elettorale. Forte ricorda i numerosi scritti di D'Alessandro 'dedicati' all'ex magistrato, in particolare uno, del 19 marzo scorso, nel quale venivano posti dubbi, in maniera particolare, sull'età (77 anni) di Della Porta candidato sindaco con un eloquente titolo: "77 anni sono troppi (anche per Lui)". "Il Pdl - scriveva D'Alessandro - con una scelta incomprensibile ha imposto alla città un candidato a sindaco di 77 anni. E’ vero che in Italia, a 77 anni, si possono fare ancora tante cose e occupare ancora tante poltrone e gestire ancora tanto potere, però il sindaco di una città non può avere 77 anni. Sono troppi per la fatica quotidiana che impone l’amministrazione di una città complessa e in continua espansione come Vasto. Sono troppi per chi ogni giorno è subissato da richieste, lagnanze, urgenze. Se poi agli anni aggiungiamo il non essere di Vasto, il non avere esperienza politica, il non avere conoscenza dei problemi della città, il non sapere dove si trova via Alborato, la frittata è fatta. Perché Vasto e i vastesi devono essere costretti a mangiarla? E' stata costretta a mangiarla l’Udc, sotto la minaccia della perdita della poltrona di Di Giuseppantonio, ma Vasto e i vastesi sono qualcosa di molto più importante dell’Udc". Forte: "Viene da chiedere a D’Alessandro ed ai suoi amici: da quel 19 marzo ad oggi cosa è cambiato? Come mai oggi Del Prete ed i suoi amici mangiano quella stessa frittata tanto gradita dall’Udc? Attendo risposta".