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DRAGAGGIO A PUNTA PENNA, POSSIBILE SVILUPPO PER IL PORTO

a cura della redazione
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Nuovo slancio e possibilità di sviluppo per il porto di Punta Penna di Vasto. Secondo Fabio Giangiacomo, presidente del Consorzio Industriale del Vastese, a garantirlo saranno i lavori di dragaggio e le ulteriori opere di ampliamento previste all'interno del bacino portuale. Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, i vertici dell'ente consortile - oltre a Giangiacomo c'erano il vice presidente Nicola Del Prete ed il membro del Consiglio di amministrazione, Manuele Marcovecchio - hanno ribadito l'importanza di queste operazioni di dragaggio che consentiranno di arrivare ad una profondità costante di 7, 7.5 metri sia davanti alla banchina di riva che a quella di ponente, utile per l'ingresso di navi di una certa stazza che nell'Adriatico, tanto per fare un esempio, riescono ad attraccare in porti come quello di Ravenna. Il finanziamento per queste opere, da parte della Regione, è di 450.000 euro, già a disposizione, più un'ulteriore tranche di 210.000 euro che saranno usufruibili dopo l'estate. ''Il bando per i lavori è già pronto, la scadenza è fissata al 4 settembre. Entro ottobre contiamo di affidare i lavori - sottolinea Giangiacomo - e poi in due o tre mesi l'operazione potrà essere portata a compimento''. Il progetto è stato illustrato dall'ingegner Nicola Bernabeo, della struttura tecnica del consorzio. ''Gli interventi verranno eseguiti con una cosiddetta 'Sorbona', una draga semovente, idraulica, aspirante e refluente che provvederà ad aspirare il sedime sabbioso che si è accumulato nel corso degli anni sui fondali. Materiale che verrà depositato in un'area già individuata a tre miglia dalla costa, molto profonda, dove l'impatto sarà minimo. E i disagi per le imbarcazioni saranno minime considerando che la struttura utilizzata per i lavori non sarà fissa''. L'ultima operazione di dragaggio eseguita a Punta Penna risale al 1998, da allora solo qualche correttivo, ma mai un'azione concreta di sistemazione dei fondali. Il piano ha già ottenuto il placet di Regione Abruzzo, Arta e Ministero dell'Ambiente. A lavori ultimati, il Consorzio Industriale calcola che sarà pari ad almeno il 20 per cento l'aumento del traffico di merci sfuse, con un impulso indubbiamente rilevante alle attività in porto ed all'economia nel comprensorio Vastese. Annualmente, a Punta Penna, secondo le ultime statistiche, vengono movimentate merci per un carico di 600.000 tonnellate. Giangiacomo, infine, è tornato a sottolineare la valenza del porto di Punta Penna nel sistema portuale regionale, con un'importanza di alto livello per quello che è il settore produttivo locale. ''Una struttura fondamentale e funzionale a servizio del territorio - rimarca -. Un porto strategico che deve essere al centro della pianificazione del possibile sviluppo in questa zona''. Nella foto un momento della conferenza stampa di questa mattina sul porto
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