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La 'Carovana antimafie' a Vasto: tra sensibilizzazione e testimonianze per l'obiettivo di un 'cambiamento sociale'

Arrivo in piazza Rossetti e incontro con gli studenti del Liceo 'Mattioli'

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In viaggio per i diritti, la democrazia e la giustizia sociale: è questo lo slogan che accompagna l'edizione 2011 della 'Carovana antimafie', su iniziativa dell'Arci, dell'associazione Libera e della rete 'Avviso Pubblico' (enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie). Oggi tappa a Vasto nell'ambito di un percorso che, iniziato il 1° marzo scorso, si concluderà nel prossimo mese di giugno dopo aver toccato numerose località dello Stivale ma anche europee. Due i mezzi arrivati in città, per un iniziale incontro in piazza Rossetti con autorità locali (il sindaco Luciano Lapenna e gli assessori Marco Marra e Anna Suriani), rappresentanti delle associazioni locali, in testa Lino Salvatorelli dell'Arci, e i ragazzi della Consulta Giovanile. Poi trasferimento al Liceo scientifico 'Raffaele Mattioli', per una testimonianza con gli studenti, prima della ripartenza destinazione L'Aquila. Un laboratorio itinerante, viene definita la Carovana. A Vasto, in particolare, l'attenzione è stata incentrata sul recupero a fini sociali di una serie di beni confiscati ai sodalizi mafiosi e criminali. A raccontare l'esperienza vastese nel 'diario di bordo', l'artista Michele Montanaro. Sensibilizzazione è la parola d'ordine, ha spiegato Federico Bernini, 'animatore' dell'incontro in città nell'intento di riuscire a costruire occasioni di aggregazione e di socialità in contrasto con il degrado e la marginalità sociale, quei terreni insomma che costituiscono le migliori opportunità di prosperità per mafia, criminalità e violenza.
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