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Lentella ricorda l'Eccidio di 61 anni fa

Prevista la presenza di Cesare Damiano

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Il 20 marzo Cesare Damiano, ex-ministro del Lavoro, sarà presente all’incontro pubblico organizzato dal Partito Democratico di Lentella per il sessantunesimo anniversario dell’Eccidio in cui perirono Nicola Mattia e Cosmo Mangiocco. L’eccidio di Lentella, un “passato attuale” Lo sciopero è da sempre uno strumento per rivendicare i propri diritti da parte dei lavoratori. Un’idea semplice: non lavorare per dimostrare il proprio ruolo imprescindibile nella società. Già, un’idea semplice, ma quando, oltre ai diritti, manca anche il lavoro, come fare per dimostrare il proprio disagio? Da una domanda del genere nacque lo “sciopero alla rovescia”: lavorare per protestare. Tale forma di dissenso si diffuse nel dopoguerra, soprattutto nel Sud. A differenza delle zone settentrionali già sviluppate, qui mancavano anche le strade. Un collegamento con i centri più grandi erano allo stato embrionale, nascere in un piccolo paese significava morirvi dopo una vita di duro lavoro nei campi senza la possibilità di immaginare qualcosa di diverso. Lo sciopero alla rovescia ebbe una grande importanza anche nel Vastese. È il caso di Lentella, dove mancava una strada adeguata che la collegasse alla valle del Trigno. Una strada promessa dal Governo che significava lavoro durante la costruzione e possibilità di spostarsi per cercare fortuna altrove. Era il 1950 e gli impegni dello Stato tardavano a concretizzarsi, per questo i cittadini lentellesi cominciarono autonomamente a lavorare sulla strada mai finita. A fine giornata gli attrezzi venivano riposti presso la camera del lavoro in un corteo nel quale sventolavano bandiere italiane e comuniste. Scioperare alla rovescia, però, mal si conciliava con la linea repressiva del ministro dell’Interno Scelba e anche a Lentella l’aria andava scaldandosi. Il 14 marzo ci fu un lancio di lacrimogeni da parte dei carabinieri per disperdere il corteo. Il 21 dello stesso mese si verificò la tragedia. Ad attendere i manifestanti c’erano le forze dell’ordine schierate davanti all’entrata del municipio (a fianco alla porta della camera del lavoro). Più si assottigliava la distanza tra «sedicenti disoccupati» (così li definisce il rapporto stilato in seguito) e carabinieri più sale la tensione. L’appuntato De Vita perse il controllo ed esplose dei colpi lasciando sul selciato della piazza, esanimi, Nicola Mattia di 41 anni e Cosmo Mangiocco di 26. Ci furono anche dei feriti (tra cui alcuni passeggeri dell’autobus Celenza-Chieti) e alcuni manifestanti si dispersero nelle campagne e ripararono nei paesi vicini, mentre altri raccoglievano e portavano nelle misere case i corpi dei caduti. I funerali, celebrati il giorno dopo, videro la partecipazione di alcuni deputati, ma soprattutto consegnarono alla cronaca un paese blindato come ultimo schiaffo alla memoria dei morti di Lentella. Tali vicende ebbero risonanza in tutta Italia. La CGIL proclamò uno sciopero nazionale represso a Parma e Avezzano ancora una volta nel sangue. Il programma completo delle celebrazioni Ore 15.30 – Deposizione delle corone presso le tombe nel cimitero di Lentella Ore 17.00 – Incontro pubblico in piazza Garibaldi Interverranno: Giampiera BARDEGLINU (Segretaria circolo PD Lentella) Carlo MORO (Sindaco di Lentella) Camillo D'AMICO (Capogruppo PD in Prov. di Chieti) Camillo Di GIUSEPPE (Segretario Provinciale del PD) on. Cesare DAMIANO (Deputato del PD, già Ministro del lavoro Governo Prodi) In caso di pioggia l’incontro delle ore 17.00 sarà tenuto presso i locali della biblioteca comunale di Lentella, in piazza Del Mercato.
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