Sulla vicenda degli stipendi da decurtare ai dipendenti della Residenza Sanitaria Assistita 'San Vitale' di San Salvo, si registra l'interessamento dei consiglieri regionali Paolo Palomba (Italia dei Valori) e Nicola Argirò (Pdl) che prendono spunto dallo stato di agitazione dei lavoratori. Dice Palomba: "E' davvero increscioso quanto sta accadendo al 'San Vitale', un struttura all'avanguardia che rappresenta un fiore all'occhiello nella sanità privata e sul nostro territorio. Non è assolutamente accettabile che i lavoratori, già provati da un lavoro di per sé massacrante, debbano a fine mese subire i meccanismi dei rischi d'impresa che un datore di lavoro non può e non deve demandare ai suoi dipendenti. In qualità di rappresentante del territorio e di vicepresidente della Commissione Sanità in Regione, presenterò lunedì un'interpellanza alla quale il presidente Gianni Chiodi e la presidente Nicoletta Verì dovranno dare risposte esaustive in tempo reale, visto che il contenzioso è già a loro noto". Aggiunge Argirò: "Sposo idealmente l'iniziativa di Palomba che non posso sottoscrivere in quanto non sono un esponente della Commissione Sanità. Ma aggiungo molto altro. Mi sono attivato per lo sblocco del 60% del credito di 'Sangro Gestioni' (titolare dell'attività, ndr.) relativo all'anno 2010, già firmato. Credito che sarà erogato entro una settimana, dieci giorni al massimo. Devo rimarcare con dispiacere un certo atteggiamento non condivisibile da parte dell'azienda, poiché anche io sono un imprenditore e non si puo fare dei propri dipendenti degli ostaggi di fronte ad una situazione creditoria di cui essi non hanno responsabilità alcuna. Non solo, aggiungo anche che il quadro debitorio dell'azienda è da collegare ad una struttura del gruppo, evidentemente meno produttiva del 'San Vitale' che non può più continuare ad essere la mucca da mungere dell'intero gruppo! Invito la 'Sangro Gestioni' ad elargire gli stipendi completi e a regolarizzare definitivamente la questione in corso". La 'Sangro Gestioni', dopo una riunione con Cgil, Cisl e Uil, aveva nei giorni scorsi comunicato che lo stipendio di febbraio sarebba stato pagato all'80% il 30 marzo, il restante 20% a definizione della questione. Gli stipendi di marzo, aprile e maggio al 45%, il restante a definizione. Successivamente - dopo una prima agitazione dei dipendenti - ha comunicato che l'80% verrà pagato entro entro il 25 marzo ed il restante 20 entro l'8 aprile. Nessuna novità, per ora, sui mesi a seguire.