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IL TRICOLORE CON LO STEMMA DI CASA SAVOIA, LA PROVOCAZIONE DI BOTTONE (UNIONE MONARCHICA ITALIANA)

Alla vigilia della festa del 17 marzo

a cura della redazione
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«Si celebra, per legge, l'unità d'Italia, ma non si ricordano opportunamente i principali artefici di tale immensa e meritoria opera: i Savoia. Per questo motivo il 17 marzo tornerò ad esporre, dal balcone della mia abitazione a Schiavi di Abruzzo, il tricolore sabaudo, l'unico drappo tricolore da far garrire al vento in questa occasione così importante». E' quanto dichiara Francesco Bottone, delegato per l'Abruzzo e il Molise dell'UMI (Unione monarchica italiana), alla vigilia della festa nazionale del 17 marzo. Non nuovo ad iniziative del genere, solitamente in occasionedella festa della repubblica del 2 giugno, Bottone esporrà il tricolore con lo stemma di Casa Savoia ancora una volta. «Il mio gesto vuole essere una provocazione - spiega - una ferma protesta nei confronti delle tante celebrazioni ufficiali durante le quali, come appare evidente sin dai programmi annunciati, saranno volutamente e colpevolmente dimenticati o messi in ombra i meriti di Casa Savoia, della Corona che ha fatto, letteralmente, l'Italia unita. Il tricolore attuale, dal quale vigliacche mani hanno strappato lo stemma Sabudo, è un affronto alla realtà storica, il frutto ideologico e fazioso delle giacobine operazioni messe in atto, nel 1946, subito dopo il referendum istituzionale, dai ministri Romita e Togliatti. Che almeno in occasione della festa del 17 marzo, ricorrenza della proclamazione del Regno d'Italia, si torni ad esporre la vera bandiera d'Italia, l'unica, quella Sabauda. Lo impongono l'onestà intellettuale e la verità storica».
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