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CONIUGI ROM NELLA 'VILLA DELLA DROGA': CHIESTA LA CONDANNA A 13 ANNI E LA CONFISCA DELLA LUSSUOSA RESIDENZA

Altra tappa in Tribunale a Vasto. A difendere la coppia l'avvocato Pecorella, uno dei legali di Berlusconi

a cura della redazione
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Una pena di 13 anni di reclusione e la definitiva confisca della lussuosa villa nella loro disponibilità. E' questa la condanna che, nell'udienza di ieri mattina in Tribunale a Vasto, ha chiesto la pubblica accusa, rappresentata dl procuratore capo della Repubblica Francesco Prete, per Carmine Bevilacqua, 34 anni, e per la moglie Lucia Sauchella, 36, i due coniugi di etnia rom arrestati l'estate scorsa per detenzione e spaccio di droga, con il ritrovamento di 10 chilogrammi di sostanze stupefacenti, tra eroina e cocaina, nella lussuosa villa nella loro disponibilità in via dei Bontempi al quartiere Incoronata di Vasto. A difendere la coppia, insieme ai colleghi Raffaele Giacomucci e Giovanni Cerella del Foro di Vasto, è l'avvocato Gaetano Pecorella, parlamentare del Popolo della Libertà ed uno dei legali di fiducia del premier Silvio Berlusconi, ieri presente per la seconda volta nell'aula del Palazzo di Giustizia di via Bachelet dopo una precedente udienza di qualche mese fa. Pecorella è apparso agguerrito e deciso a smontare il castello accusatorio che oltre all'arresto della coppia Bevilacqua determinò pure la confisca della villa di tre piani che risulta di proprietà dei figli della coppia, dopo la serie di indagini compiute da Carabinieri e Guardia di Finanza. L'avvocato Pecorella ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale il rinvio dell'udienza al prossimo 3 maggio per la preparazion dell'arringa difensiva e delle conclusioni finali prima del decisivo giudizio su questa vicenda di droga.
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