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LA 'GUERRA DELLE PRIMARIE' DA VASTO SI ESTENDE ALLA REGIONE: CRITICHE DI CATENA (PD) ALL'INDIRIZZO DI MELILLA (SEL)

a cura della redazione
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La 'guerra delle primarie' a Vasto, con interventi - a più riprese - anche di rappresentanti dei vertici regionali dei partiti della coalizione, dà modo al coordinatore della segreteria regionale del Partito Democratico, Andrea Catena, di contestare l'orientamento del leader abruzzese di Sinistra Ecologia e Libertà, Gianni Melilla, a giudizio del quale a Vasto le primarie non vanno fatte confermando Luciano Lapenna come candidato della coalizione. "Il coordinatore regionale di Sel - die Catena - ci rimprovera di aver avviato una polemica: in realtà è lui che ci ha attaccati a freddo. Riteniamo giusto non alimentarla ulteriormente, ma vorremo che rispondesse al punto politico che gli è stato posto dal segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci: Sel in Abruzzo ha una linea politica diversa per ogni occasione e per ogni realtà a seconda delle convenienze dei gruppi dirigenti locali. Involontariamente lo ha confermato lo stesso Gianni Melilla, fra i protagonisti della controversa stagione 2005-2008 in un Consiglio regionale nel quale è rientrato grazie alle richieste dimissioni all'allora assessore Valentina Bianchi: per spiegare la linea di Sel in Abruzzo ha dovuto scrivere un documento lunghissimo. Se la linea politica fosse stata limpida, sarebbero bastate poche righe per spiegarla. Per superare le difficoltà che lui elenca nelle singole realtà - sottolinea Catena -basterebbe che Sel ci dicesse se vuole le primarie in ogni realtà o se invece non le vuole da nessuna parte. Non può reclamarle a Penne e Casalbordino e dire che non vanno fatte a Roseto e Vasto. Il rapporto unitario che Melilla invoca - ricorda l'esponente Pd - prevede infatti questa semplice ed elementare regola: che si sia coerenti e leali in ogni realtà, evitando le campagne acquisti e l'intromissione nei dibattiti interni dei partiti alleati".
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