Lapenna vs Forte e Forte vs Lapenna, nuova puntata. La contrapposizione tra sindaco dimissionario della città e presidente del Consiglio comunale registra un'ulteriore valutazione, a firma dello stesso Forte. Ecco l'ultimo documento. "Vorrei soffermarmi sul concetto di lealtà evocato dal sindaco Luciano Lapenna. Non mi interessano le polemiche, né rispondere alle accuse, voglio solo dire che cos'è per me la lealtà. Lealtà - afferma Forte - significa fare le primarie, accettare il risultato e sostenere dal minuto dopo chi vince. Così farò io. Se Lapenna dovesse vincere le primarie io mi candiderò a suo sostegno. Assuma anche lui tale solenne impegno pubblico, questo significa essere leali. La battaglia politica - continua - non può fare smarrire ciò che sta sopra la testa delle nostre divisioni, cioè il dovere di amministrare Vasto fino all'ultimo minuto ed il dovere morale di evitare di riconsegnare la città nelle stesse mani di chi l'ha distrutta, il centrodestra. Lealtà significa rispettare le regole di convivenza nella vita, nelle Istituzioni, così come in un partito, per esempio sulle primarie previste e stabilite non dal sottoscritto ma dalle regole che tengono insieme il partito, cioè il nostro Statuto. Lealtà significa accettare, come ho fatto senza battere ciglio, un regolamento di primarie, non certo ispirato da me, che non è esattamente il massimo dell'apertura a partecipazione e competizione. Mi attendo - conclude Forte - un grande confronto sulle cose da fare, alla conclusione del quale il popolo delle primarie deciderà chi di noi sarà il candidato sindaco. Poi tutti insieme a lavorare per Vasto ed i vastesi".