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'PUDENTE SOTTODIMENSIONATO, FUSIONE INEVITABILE': SUL PIANO SCOLASTICO LE PRECISAZIONI DELLA PROVINCIA

L'assessore Petrucci: 'Nessuna volontà di penalizzare Vasto'. Controreplica del Pd

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E' stato il sottodimensionamento dell'Istituto 'Lucio Valerio Pudente' (Liceo Classico ed Istituto d'Arte) a rendere inevitabile l'accorpamento con un altro istituto. L'assessore alla Pubblica Istruzione Mauro Petrucci ed il presidente Enrico Di Giuseppantonio replicano alle accuse di scelte volutamente penalizzanti per Vasto ed il suo territorio prese dalla Provincia di Chieti. Lo fanno i due pubblici amministratori nel corso di una conferenza stampa convocata in municipio a Vasto, il giorno dopo quella del sindaco Lapenna e dei consiglieri provinciali di centrosinistra che protestavano per il nuovo piano di dimensionamento scolastico che ha sancito l'unificazione delle direzioni scolastiche di 'Pudente' ed ex Magistrale 'Pantini'. Decisivo nei provvedimenti finali della Regione e dell'Ufficio Scolastico Regionale il numero di studenti del primo istituto, inferiore a 500. Sul piano politico Petrucci e Di Giuseppantonio, alla presenza dei consiglieri provinciali Etelwardo Sigismondi, Tonino Marcello ed Angelo Argentieri, hanno respinto le accuse di "mortificazione del Vastese" sottolineando come anche in altre aree della provincia (Gissi, Lanciano e Chieti) siano venute meno alcune direzioni scolastiche. "Un accorpamento - ha rimarcato Petrucci - che non inciderà sull'offerta scolastica per i ragazzi, ma solo sul piano amministrativo, con la necessità di razionalizzazioni e risparmi dettati a livello nazionale dal Ministero". Infine, per la possibile attivazione di nuovi corsi (audiovisivo e multimediale, indirizzo scenografico earti figurative al 'Pudente') si è in attesa del 'via libera' definitivo del nuovo direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale. Controreplica del Pd: "La dirigenza soppressa a Vasto poteva essere salvata se, come proposto dal centrosinistra, si fosse eseguita un'integrazione orizzontale tra le scuole superiori di Gissi, Scerni e Casalbordino”. Parola di Camillo D’Amico, capogruppo del Pd in Consiglio provinciale che attacca l’amministrazione provinciale per “l’obbrobrio di una integrazione verticale che vede un preside gestire un istituto che accoglie dai bambini dell’asilo sino agli studenti delle scuole superiori".
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